Allegati: 3
Progetto Soybean: un fagiolo a quattro ruote
All' inizio del 1945, al di fuori della ristretta elite di scienziati, politici e militari a conoscenza del "Progetto Manhattan" e delle sue future implicazioni, la gran parte dell' opinione pubblica statunitense, incluso il vasto complesso burocratico militare-industriale poteva a ragione ipotizzare che l' invasione del territorio metropolitano giapponese e la sua definitiva occupazione avrebbero richiesto non meno di due anni di tempo e notevoli sacrifici in vite umane e risorse economiche. In questa prospettiva non era infondato il timore di ulteriori restrizioni all' industria civile e un razionamento delle derrate e di altri prodottio a livelli europei. In quest' ottica la Ford studiò il più bizzarro prototipo di auto mai visto fino ad allora. Già dal 1942 le catene di montaggio delle grandi industrie automobilistiche statunitensi erano state riconvertite alla produzione bellica. Fu permessa solo una limitata produzione di berline e giardinette dei modelli allora in produzione, per la massima parte requisite dalle FF.AA. americane. Queste vetture, qualunque fosse il marchio commerciale furono definite genericamente "Model 1942". Per risparmiare materiali e carburante la Ford Soybean era di dimensioni ridotte rispetto agli standard statunitensi: somigliava molto anche nelle linee della carrozzeria alle utilitarie prodotte nelle filiali europee del gruppo, la Bedford in Gran Bretagna e la Ford A.G. di Colonia nel Reich hitleriano. La struttura leggera, in tubi metallici era tutto sommato usuale ma la cosa più bizzarra era invece la carrozzeria, realizzata per stampaggio con una resina di origine vegetale derivata dai baccelli e da altri scarti di lavorazione della soia (soybean in inglese significa appunto fagiolo di soia). Non si andò oltre il prototipo perchè la guerra terminò nell' agosto '45...