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Allegati: 10
Fanteria italia COMANSI
Mi sembra di aver già affermato in altra discussione di aver avuto una predilizione per i soldatini che furono il mio svago preferito già verso i tre anni perdurando ben dopo l'età di frequenza delle scuole elementari, età in cui normalmente un ragazzo lascia i giochi per attività sportive, ragazze, motorini etc.
Di sicuro ancora durante le scuole medie possedevo i miei soldatini e, seppur non li utilizzavo per epiche battaglie, non nego di averli rispolverati, disposti, osservati, ammirati e ... lasciatemelo dire, apprezzati per quello che rappresentavano.
Di sicuro le prime volte in cui ci giocavo faticavo a capire le differenze e forse sarò stato attratto più dai colori e dalle pose ma, man mano che crescevo e riconoscevo le varie serie, si apriva in me una vena malinconica di non poter mai schierare un reparto nazionale dovendo ricorrere sempre a qualche altro soggetto che, comunque, non mi soddisfaceva mai del tutto.
Per vari anni credevo che lo stereotipo del soldato italiano portasse l'elmetto Adrian anche durante la II GM e fu solo con l'aver assistito a qualche spettacolare sfilata o schieramento del 2 giugno che riscontrai che anche le nostre Forze Armate avevano un elmetto simile a quello statunitense.
Da lì in poi quindi, largo quanto inappropriato utilizzo di US GI e Marines con l'elmetto US M1 che mi sembrava simile al nostro; ma neanche questo espediente mi lasciava soddisfatto.
Qualche amico mutuava i nostri soldati con i giapponesi per via delle fasce molettiere ma, secondo il mio parere, non si addicevano visto che quelli che possedevo avevano il berretto da campo oppure l'elmetto con reticella e poi, le facce mi sembravano sepre troppo piatte e inespressive e l'ufficiale con la katana non riscuoteva la mia simpatia.
La mia fame nazionalistica cominciò a trovare soddisfazione verso i primissimi anni '70 allorchè un pomeriggio d'autunno, svanita la promessa d'acquisto di un cartoccio di caldarroste poichè il fruttivendolo era chiuso per un lutto, presi per sfinimento mio padre che dal vicino tabaccaio, oltre al suo pacchetto di sigarette, si vide costretto ad acquistarmi dei giocattoli per placare la mia irrefrenabile serie di capricci: quel buouomo che oltre alle sigarette, al sale, alla cartolibreria e ai giornali, vendeva solitamente anche dozzinali giocattoli come armi ad acqua, macchinine di plastica sformate e bambole con vestitini smanicati e chiusi dietro, in quel novembre del '70 o '71 aveva procacciato anche una bustina di Alpini in plastica grigia ed una di Marinai di plastica blue della Co.Ma. (mi sembre commercializzati dalla Baravelli).
Mio padre me le acquistò entrame (anche se non molto convinto) e da lì inizio la disponibilità anche di truppe nazionali che, da lì a poco, si arricchì anche dei bersaglieri e degli avieri-piloti sempre della stessa marca. Pochi anni dopo furono implementati anche dai bersaglieri e dagli alpini della Canè e successivamente dall'ondata dei "Soldati d'Italia" dell'Atlantic ma, nel mezzo, i soggetti Co.Ma. non bastavano a blacara la mia voglia di tricolore.
Ben prima di poter finalmente avere gli Atlantic (che nel formato 1:32-1:35 erano veramente cari viste le 1.000 lire della confezione grande completa e delle 100 lire per le difficilmente reperibili confezioni da 2-3 soggetti) e ben prima di conoscere la fanteria italiana della II GM dell'Airfix petei appagare la mia voglia di nazionalità con un prodotto che mi capitò quasi casualmente tra le mani.
Credo di aver ricevuto in regalo qualche gioco di qualche ragazzo più grande di me e, tra vari strumenti musicali mezzi rotti, palline di plastica con le foto dei ciclisti, un pallone con li visi dei giocatori della nazionale, c'erano dei soldatini e, tra questi, quattro soggetti dai colori improponibili: uno in plastica gialla con il fucile in caccia, un paio in plastica bianco-celestina con dei mitra che sembravano quelli spaziali ed infine uno in plastica fucsia che riproduceva un alfiere e, cosa strana, si trattava di un tricolore verticale. Osservando meglio, sul dritto della basetta c'era l'indicazione "Italianos" e sul recto "Patentado" "COMANSI".
Non erano scolpiti malamente anche se esistevano soggetti meglio definiti; avevano l'elmetto simile al 33; la coppia di giberne (seppur disgiunte) di forma cubica; la giacca quattro tasche sopra la camicia con cravatta e le fasce mollettiere.
Nei miei giochi e nelle mie battaglie presero sempre il posto davanti il resto della truppa e non morivano mai. Spesso portavano atermine audaci colpi di mano da soli e ne uscivano vincenti. Potevano lanciarsi in un attacco frontale o paracadutarsi dall'aereo, arrivare dal mare sbarcando oppure avvicinarsi di soppiatto ai soldatini nemici.
Ho conservato molti dei soldatini dei bei tempi dell'infanzia ma questi sono andati distratti: forse rotti, forse regalati a qualche bimbo, chissà ...
Ma alcuni anni fa, ad un mercatino, rivedendo quei soggetti su una bancarella non ho potuto fare a meno di provare un tuffo nel passato e, nell'onda dell'emozione, nonostante l'esosa richiesta del venditore, lasciarli lì sopra il banco e li ho acquistati. Ho scoperto che c'erano altri soggetti e che la serie forse si compone di sei figurini:
Ufficiale Comandante con arma corta (un revolver - sic), stivali al posto delle mollettiere e berretto a busta simile al gorro spagnolo (sic);
Alfiere con il tricolore;
Fuciliere
Fuciliere all'assalto;
Sottufficiale o graduato con arma automatica;
Sottufficiale o graduato all'assalto.
Ora ve li presento:
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Nostalgia canaglia... come potevi lasciarli al negoziante? Impossibile...
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Reghena:
Citazione:
... di aver avuto una predilizione per i soldatini che furono il mio svago preferito...
... e mica solo il tuo ... :-P
... e i mitici soldatini di carta del Corriere dei piccoli, ne possedevo una scatola di scarpe zeppa... ma fortunatamente le riviste si trovano abbastanza facilmente ai mercatini e così ho potuto "ritrovarli"... dell'Atlantic conservo, integre, La marcia su Roma e La banda dei carabinieri ma i più belli erano, per me, quelli in plastica della Britains... della quale conservo ancora l'ufficiale inglese con il revolver puntato e la cordicella dello stesso legata al braccio... per non dire quelli dell'Airfix dei quali mi è rimasto qualche sparso pezzo di giapponesi, inglesi e italiani... [110.gif
Saluti
fm [264
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Prendo, se il prezzo non è assurdo, tutto quello che trovo sui banchetti dei mercatini e in rete...
mi ripeto, nostalgia canaglia...
prendo i giocattoli che avevo e anche quelli che avrei voluto e non ho mai potuto avere...
e anche quelli che non conoscevo...
c'è un dottore tra il pubblico?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
kleiner pal
... prendo i giocattoli che avevo e anche quelli che avrei voluto e non ho mai potuto avere...
e anche quelli che non conoscevo...c'è un dottore tra il pubblico?
Credo sarà più opportuno trovare un architetto o un geometra per allargare la casa.
Per la patologia invece, non la vedo grave: influenza molti di noi !
Che sia una epidemia ?
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Cosa vi devo dire ancora oggi quando apro la scatola dei soldatini sopravvissuti al saccheggio dei cuginetti più piccoli, provo una grande emozione, la diligenza e il cannone con attacco della Britain i bersaglieri con Lamarmora a cavallo e i garibaldini i piccoli dell'Airfix...tutte conservate e recuperate dopo gli anni dell'oblio dai 14 ai 30.