Allegati: 1
Film: I FIORI DELLA GUERRA
Un film di Zhang Yimou. Con Christian Bale, Paul Schneider, Ni Ni, Xinyi Zhang, Tong Da Wei.Storico, durata 146 min. - Cina 2011. The Flowers of War
Agli albori dell’invasione giapponese della città di Nanchino, le allieve di un collegio tentano di proteggersi dall’orrore circostante restando nascoste all’interno di una chiesa. Insieme a loro si è unito un gruppo di prostitute adolescenti e il funzionario John Miller, chiamato per occuparsi della sepoltura di un prete appena deceduto. L’attacco nemico si fa incessante, e mentre distruzione e violenza rischiano di sommergere le fragili individualità degli assediati, Miller si trova suo malgrado ad assumere il compito di proteggere quelle giovani vittime innocenti, cercando di metterle in salvo. Il prezzo da pagare, però, rischia di essere assai caro… I fiori della guerra si impone per rigore estetico e lucidità narrativa. E’ un film duro e coinvolgente, dall’impianto visivo sapiente, ben servito dalle interpretazioni centrali di Christian Bale e della giovane attrice esordiente Ni Ni. Tratto dal romanzo bestseller “I tredici fiori della guerra” della scrittrice cinese Geling Yan,e' basato su una storia vera.
Allegato 234518
La pellicola affronta per la prima volta l'argomento del proditorio sacco di Nanchino, operato dai giapponesi, ostacolati dalle sparute
truppe cinesi nazionaliste (con elmetto tedesco) che tanto filo da torcere dettero loro in mille agguati ed imboscate, nella citta' ormai
ridotta ad un cumulo di macerie.La reazione giapponese fu incredibilmente sproporzionata, perché le truppe impegnate ebbero il
via libera da subito per fucilazioni di massa di vecchi, donne e bambini , senza contare migliaia di stupri e violenze nei confronti di tutte le donne
che incontravano.Il film affronta questo tema ed il pathos è perenne, fino all'ultima scena. Ben recitato sia dal protagonista che dalle
giovani.Un buon film realizzato anche meglio di quanto si possa pensare, con sapiente studio delle uniformi da combattimento, sia cinesi che
giapponesi. -Senz'altro da vedere e meditare. PaoloM