Tra la fine del 1940 e l’estate del 1943 Messina vide una massiccia presenza di truppe germaniche. Anzitutto vi fu la lunga presenza degli aviatori del X Corpo aereo tedesco, impegnati a fianco della debole Regia Aeronautica nei bombardamenti aerei su Malta. In seguito – essendo la città sullo stretto un punto nevralgico per il trasporto di truppe verso il fronte dell’Africa Settentrionale – vi transitarono anche robusti contingenti destinati all’Afrikakorps di Rommel. Infine vi si stabilirono sino a poco prima del ripiegamento nell’Italia meridionale, alcune batterie contraeree a protezione dalle incursioni aeree angloamericane. A coordinare i rapporti con le autorità civili e militari italiane erano il personale diplomatico del locale consolato e gli ufficiali del comando tappa germanico, alloggiati in un albergo di fronte alla stazione ferroviaria. I rapporti tra le truppe tedesche e gli italiani (militari e civili) si mantennero per quasi tre anni sul piano della più stretta correttezza e cordialità, rimanendo tali sino all’ ultimo, salvo poi il proverbiale voltafaccia della popolazione – avvenuto come in tutte le altre località della Sicilia invasa – al primo apparire in città delle avanguardie americane.