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Vi presento una visita con l'amico "Fortificazioni" e un altro componente del nostro gruppo Leonardo Malatesta , che molti di voi conoscono per i libri che ha pubblicato.
Dopo uno scambio di mail con la nostra segreteria ( "fortificazioni") il Sindaco ci ha invitato ufficialmente e si è offerto di farci da guida : Impensabile rifiutare.
Come il solito i testi sono a cura di fortificazioni.
Come ci si arriva:
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La fortezza è situata in valle del Chiese, nel Trentino sud occidentale nel comune catastale di Praso. Appartiene allo "Sbarramento di Lardaro" del "Subrayon III" del grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.
Il forte controllava dall'alto la Val Giudicarie agendo da tenaglia con il forte Cariola ( oggi solo ruderi ) .
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Lo sbarramento era composto da 5 fortificazioni. Oltre a quelle citate , più in basso troviamo Forte Larino sede oggi di un museo , La tagliata Revegler di cui non rimane nulla se non pochi resti rivenuti durante i lavori di scavo dei piloni della strada, e Forte Danzolino, fatto esplodere e del quale rimangono poche traccie.
Caratteristiche architettoniche :
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Essendo di costruzione più tarda del Larino, era già di diversa concezione e sostanzialmente più moderno. La pianta è irregolare e presenta due fronti principali, uno rivolto a sud e l’altro ad est, un fianco rivolto ad ovest ed il fronte di gola rivolto a nord; la parte più occidentale era la più alta e comprendeva un fabbricato a due piani, ricoperto di terra (soluzione adottata in più opere, con lo scopo di attutire la potenza dei proiettili d’artiglieria) e sostenuto da un muro; qui erano sistemati magazzini, dormitori ed altri locali di servizio. La parte più ad est era più bassa e comprendeva parte dell’armamento del forte. In un avvallamento a nord-est dell'opera, vi sono due caserme capaci complessivamente di circa 400 uomini ed una scuderia per 40 cavalli.
Armamento principale: Tre obici da 100 mm. in cupola corazzata girevole.
Armamento secondario: Quattro cannoni da 120 mm. Mod. 80/86 in casamatta corazzata posti su cannoniera minima, due per piano. Altri due cannoni da 120 mm. Mod. 80/86 in casamatta sul fronte est. Da tre a cinque mitragliatrici scudate.
L’ingresso con feritoie era nel fianco verso il monte.
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Il fronte di gola era costituito da un muro munito di feritoie. Esternamente a sud-est c’è un piccolo fabbricato con feritoie formante un blockhaus. Era inoltre dotato di una cupola osservatorio fissa d’ausilio per i cannoni posti sull’angolo nord-ovest e uno in cupola girevole per gli obici sul lato est.
Un potente riflettore era posizionato in una cupola girevole. Il rifornimento idrico era assicurato da un acquedotto che partiva dal Rio Revegler. Il colore della costruzione era grigio-verdastro
Qualche notizia storica :
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L'opera faceva parte della seconda fase di rafforzamento dei confini (1880/1892). Fu riattato e rimodernato tra il 1909 e il 1910. Allo scoppio del conflitto fu disarmato perché era considerato obsoleto, e i suoi pezzi furono piazzati all'aperto in località Peschiera. Nella seconda guerra mondiale ( 1940/1945 ) fu usato come postazione di mitragliatrici.
Nel 2007 il comune di Praso, impiegando 1,5 milioni di euro, ha provveduto al restauro conservativo del manufatto, che è tra i più significativi esempi dell'architettura militare dei fine Ottocento.
Tour Fotografico:
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Un saluto a tutti.
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Originariamente Scritto da Festungsartillerie
