Premessa.
Ho preso spunto dalla discussione di Vincenzo sulla sua fibbia A.U. e sulle successive risposte ed ho cominciato a pensare. Strano vero?
Faccio alcune considerazioni personali più o meno condivisibili ma riconducibili all'argomento trattato innescando se possibile una polemica "positiva".
Questo non per litigare ma per cercare di tracciare delle linee guida utili a tutti sull'argomento collezionismo.
Non andrò contro nessuna opinione ma accetterò anzi qualsiasi spiegazione a patto che sia legata a solide ed inconfutabili basi logiche, per capirci non saranno valide affermazioni del tipo "i polacchi le fanno così" se non seguite da particolareggiate spiegazioni di cosa fanno i polacchi e come renderci conto delle differenze. Naturalmente vi chiedo spirito collaborativo e non talebano dato che di certezze nel settore credo ve ne siano veramente poche.
Per chi è credente credo si sappia chi è l'unico che non sbaglia mai per chi non lo è ma è comunque dotato di intelligenza e di un minimo di modestia faremo conto su queste due ultime. Naturalmente chi ha segreti non condivisibili può astenersi dal rispondere anche se una condivisione sarebbe molto apprezzata a scopo culturale.
Non dimenticate che ogni opinione può essere valida dato che ognuno di noi può notare particolari che sfuggono anche al "superesperto"
Qui si tratta prima di tutto di stabilire se la condizione mint tanto amata da uno di noi sia o nò una discriminante negativa.
Io dovrei dire di si in quanto un oggetto di 50 o più anni dovrebbe portare i segni del tempo.
Però parlando di ottone, ed io colleziono cartucce, ho avuto occasione di vedere pezzi pluricentenari in condizioni perfette al di la di ogni possibile logica. Falsi?
Allora ragiono e mi rendo conto che ci possono essere più cause alla presenza di un oggetto nuovo dopo 100 anni.
La perfetta conservazione caso raro ma non impossibile è data da fattori ambientali relativi alla storia di ogni singolo pezzo.
Li riassumerei in calore, umidità , confezionamento, fattori affettivi, volontà di conservazione e materiale componente l'oggetto e qualità della manifattura del medesimo.
Qui metto un ragionamento relativo all'ottone frutto di esperienza personale. I bossoli a.u. dello Steyr 95 si dividono in due categorie. Quelli normali e quelli duri. Quelli normali sono in genere quelli che presentano maggiori ossidazioni anche se per spararli, è questo il loro scopo, sono migliori. Quelli duri invece sono delle schifezze fragili ed in genere si fessurano sul colletto. Però essendo fatti di una lega meno ricca di rame si ossidano meno. Se poi li passi nel tumbler tornano nuovi ma questo non vuole dire che siano falsi.
Da questo il parallelismo possibile con la fibbia. E se fosse fatta di lega dura e per questo ha poca patina?
Aspetto le vostre "feroci" risposte e le osservazioni nei rispettivi campi con esempi utili a tutti noi.
Dimenticavo di dire che è bene tenere presente che la perfezione è un'utopia e che tutto quello che collezioniamo è prodotto dall'uomo.