[Venezia] Batteria Manin Pellestrina (Prima parte)
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Ormai, di trasformazioni di strutture militari per usi quantomeno bizzarri siamo quasi assuefatti.
Personalmente pensavo di aver visto un po' tutto , ma per l'ennesima volta sono riuscito a sorprendermi.
Potremmo concludere semplicemente : Meglio cosi che abbandonato.
Ma non è solo questo quello che ho trovato.
Ho trovato una persona che tra mille difficoltà* porta avanti l'attività* di suo padre e anche per questo si sente ormai legato in maniera indissolubile alla "sua" batteria.
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Quindi senza indugi vi presento la batteria Manin oggi Officina meccanica, gommista (e forse anche un po' carrozzeria).
Come ci si arriva:
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Per prima cosa ci si porta a Chioggia e si prende il vaporetto per Pellestrina (linea 11).
Si prende il bus fino alla località* Portosecco. La fermata è 200 metri dall'ingresso.
Attenzione agli orari per il ritorno, altrimenti sarete costretti (come me ) a fare l'autostop.
Caratteristiche architettoniche:
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La Batteria è stata costruita sulla stessa posizione dell'antecedente forte Santo Stefano nel 1910.
Notate che la pianta del forte occupa tutta la larghezza del litorale.
L'armamento principale della batteria erano sei cannoni da 152/40 mm. Gittata massima 12.500 m.
L'installazione era su affusto singolo scudato, come quelli della Barbarigo (viewtopic.php?f=84&t=19286 ) della quale ricalca,a grandi linee, anche la struttura architettonica con i pezzi non sul piazzale ma sul tetto dell'opera.
Anche in questo caso sono presenti i montacarichi, che sono piccoli e in numero uguale a quello delle piazzole.
Qualche notizia storica:
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Il forte Santo Stefano fu costruito dagli austriaci tra il 1859 e il 1864.
Erano presenti sei cannoni da 16 cm ad avancarica e come armamento secondario 5 obici a retrocarica da 15 cm
All'inizio del primo decennio del secolo scorso l'esercito Italiano decise di costruire la batteria.
Fu demolito il Blockhaus centrale , ma vennero conservate più o meno intatte le rimanenti strutture
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Alcune deduzioni: Su questa foto dell'inizio secolo vediamo del forte Santo Stefano ancora il muro di cinta verso il litorale e la Costruzione (polveriera) in basso a sinistra.
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Rispetto a quanto detto, oggi , dalle foto satellitari, troviamo ancora cenni del muro di cinta ,la polveriera e una piccola riservetta in basso a destra.
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E' stato sicuramente in attività* nella seconda guerra. Lo si vede dai muretti di protezione in mattoni che sono stati sistemati su alcune piazzole.
Poi il destino di tutte queste strutture : l'abbandono e il vandalismo. Per fortuna ad un certo punto è stato dato in concessione.
Tour fotografico:
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Iniziamo subito vedendo i resti, quasi scomparsi (quelli di destra) del muro alla Carnot.
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Meglio conservati quelli di sinistra.
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Una occhiata anche alla polveriera.
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E questo è la situazione alla sconda visita dopo i lavori di pulizia intrapresi dal titolare dell'officina.
Non male davvero.
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Non si può ancora entrare , peccato! Magari in una prossima visita.
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E un'occhiata anche alla riservetta che ho segnato precedentemente.
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.. permesso..
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Quello che rimane dell'ingresso originario.
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Iniziamo a girare attorno alla batteria
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E questo cos'è ?!
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La descrizione del particolare del forte Santo Stefano da parte degli austriaci :
"...Davanti ai lati nord e sud dell'opera vi sono fossati con acqua larghi 10-24 m e profondi 1,89 m (ah la precisione tedesca !!)
ai piedi della scarpa del fronte verso mare è disposto un camminamento di ronda , chiuso verso la diga costiera (ndr Murazzi 1744) da un muro merlato indipendente."
Nella foto della Batteria Manin il camminamento non si vede perché nascosto dal terrapieno. Ma in corrispondenza del muro di cinta (merlato) è presente questa struttura che se dovessi paragonarla a qualche fortificazione montana assomiglia vagamente ad un cofano di controscarpa.
(ok ho esagerato un po'![]()
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Ai giorni nostri è sparito il muro , il "fortino" e anche il terrapieno , e in mancanza di ulteriori notizie rimane un particolare unico e curioso,
che non avevo mai osservato su una batteria costiera. Dalla parte interna purtroppo un armadio impedisce di accedere al cunicolo.
Ci fermiamo qui. Manca da salire sulle piazzole , entrare nel traversone , ecc
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La cartina austriaca è tratta dal manuale : "Fortificatorische detailbescheribung von Venedig-Mestre"
La foto aerea della prima guerra è dell'Ufficio Storico della Marina Militare (U.S.M.M)

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ah la precisione tedesca !!)
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