Mentre la Soldier's Guide to Sicily era stata un'impresa britannica, la Soldier's Guide to Italy è stata evidentemente frutto di uno sforzo congiunto dei comandi alleati. Da notare il fatto che si specifica il diverso grado di conoscenza degli italiani da parte dei soldati britannici, che non ne hanno o quasi, e di quelli statunitensi, che provengono da un paese dove la comunità* italiana è numerosa e ben nota, ma che - dopo venti anni di fascismo - presenta ben poche affinità* con i compatrioti rimasti nello Stivale. Non è una guida turistica, ma una sorta di prontuario alla situazione politica e sociale italiana, con riferimenti agli usi e i costumi in vigore nella penisola. L'estensore (o gli estensori) hanno avuto cura di sottolineare le differenze che intercorrono tra italiani e tedeschi nelle modalità* di adesione ai rispettivi regimi: "molti degli italiani sono favorevoli alla democrazia" (p. 6) e pertanto "la politica di Gran Bretagna e America sarà* di trattare gli italiani in modo diverso dai tedeschi". La guida infatti sottolinea come - a differenza della Germania - sia la prima volta che l'Italia deve fronteggiare USA e GB da avversaria e non da alleata. Le annotazioni sul cibo riguardano l'impiego del pane, della "pasta" (macaroni) e della "polenta" ("a sort of pudding eaten in the north", p. 10), l'uso dell'olio di oliva al posto del burro, la passione italiana per il caffé, il fatto che il té - al contrario" - non sia mai stato molto popolare". A proposito del carattere degli italiani, l'accento è posto sulla gelosia degli uomini, mentre - almeno al sud - "non si dà* che una ragazza viaggi da sola in treno, ed è assai raro che si metta a parlare con un estraneo" (p. 13). "No pensate quindi che vi sarà* facile in Italia rimorchiare una ragazza rispettabile senza incorrere in una lite furibonda, e ricordatevi che non pochi tedeschi hanno posto prematuramente fine ai loro giorni proprio facendo tentativi del genere" (p. 13). Si avvertono i lettori che se una donna li dovesse avvicinare per chiedere loro una sigaretta, "non è certo perché voglia fumare" (p. 14). In generale gli italiani vengono definiti come individualisti, non troppo rispettosi della legge (si cita il detto "fatta la legge, trovato l'inganno", p. 20), emotivi, vanitosi, amichevoli e cortesi. Brevi note riguardano pesi e misure, posizione geografica, la storia, il governo e la monarchia, il regime fascista, , la Chiesa, la storia dell'arte, le industrie, le vie di comunicazione, le principali città*, le condizioni igienico-sanitarie. La guida non è datata, ma il testo permette di collocarne la stampa nel periodo successivo al 25 luglio (si menziona lo scioglimento del P.N.F.) e l'8 settembre 1943.