Voglio aprire l’anno 2012 con un servizio riguardante un aspetto di alcuni miei studi ed approfondimenti maturati anni fa e riguardanti l’impiego di stoffe preda bellica per la costruzione delle uniformi tedesche.
Alcuni di voi ricorderanno il mio topic di qualche tempo fa sugli effetti militari realizzati con panno “doppia faccia” di preda bellica italiana dal’43 in poi, ma va detto che i tedeschi realizzarono le loro uniformi sia sartorialmente che a livello di produzione più estesa, anche con altre tipologie di tessuti, praticamente utilizzando tutto ciò di “simile”al feldgrau che incontrarono nei paesi da loro occupati.
Durante la lunga occupazione del suolo francese da parte della Germania nazista, molte manovalanze francesi furono convertite dai tedeschi e volte alla produzione di capi di vestiario militare ed armi e molti ufficiali della WH e delle WSS di stanza in Francia si fecero confezionare uniformi con la gabardina francese, del resto abbastanza simile a quella tedesca.
L’uniforme presentata ne è un tipico esempio, pur non essendo cosi’ facile incontrarne al giorno d’oggi.
La Feldbluse, di modello perfettamente consono al regolamento previsto dal’41 a fine conflitto, munito di bottoniera a 6 bottoni, reca le insegne di un Leutnant di un Reggimento di Cavalleria (Farbe Goldgelb) ed è stato realizzato da una sartoria di Pargi come appare dall’etichetta interna.
È possibile apprezzarne la robusta stoffa in gabardina di lana con armatura diagonale alquanto pronunciata e con colore tendente leggermente al grigio topo; per quanto anche di questa stoffa ne esistono varie nouances di colore e tutto sommato ben si presta a “mischiarsi” con effetti fabbricati in Feldgrau tedesco.
Il nostro ufficiale indossa, a completamento della sua tenuta, un paio di Stiefelhose in "Feldgrau Reithosentrikot" di fabbricazione sartoriale tedesca e uno Schirmmutze anch’esso realizzato in tricotine tedesco dalla prestigiosa ditta eReL.
Seguono le foto e l’analisi dei vari particolari che ho scelto per comporre la tenuta e che possiamo apprezzare, come in una natura morta, appoggiati su una sedia.
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Il nostro ufficiale di cavalleria dopo la vestizione; a seguire i vari particolari ravvicinati in dettaglio nelle foto sucessive
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I pantaloni di tipo stiefelhose sono realizzati in diagonale feldgrau previsto dal‘40 in poi in luogo del drappo "steingrau" (grigio pietra-Neugrau Reithosentrikot) che, tuttavia, non sarà del tutto abbandonato specie dagli ufficiali dei reparti Ersatz. Questo esemplare presenta ampi rinforzi di pelle chiara come consueto in questi effetti.
Oltre il binocolo, qui un ddx 6x30 Dienstglas, il nostro ufficiale indossa una Meldekartentasche m.35 di secondo tipo in cuoio nero e marcata al suo interno con codice Rb. Il cinturone, snch’esso di colore nero, è di tipo ribassato (altezza 4.5) secondo le direttive del maggio 1943. Porta la la custodia del binocolo in bakelite (Doppelfernrohr Behalter) a tracolla e una fondina per pistola Sauer mod.38 in 7.65
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Dettaglio delle decorazioni, ove sono visibili una Kleine Ordenschnalle da 4 medaglie e nella tasca una KvK di prima classe con spade, un Reiterabzeichen, e un distintivo per feriti in nero
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Dettaglio della mostreggiatura, dove le litzen mostrano il colore distintivo giallo-oro proprio dell’arma di cavalleria
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La foto mostra la esigua differenza della stoffa tedesca feldgrau impiegata per il confezionamento dei pantaloni e il gabardine francese impiegato per la Feldbluse
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L’ufficiale indossa uno Schirmmutze fabbricato da eReL di qualità Sonderklasse “Extra”,non ventilato, in tricotine diagonale feldgrau, la cui tipologia costruttiva unitamente ai materiali impiegati e alla tipologia dei logo presenti lo pongono di fabbricazione negli anni dalla fine del'42 in poi
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Gli stivali alti indossati dall’ufficiale sono di tipo “Reitstiefel” a gambale morbido, prediletti dalle truppe di cavalleria, mentre I normali Marschstiefel da ufficiale solitamente recano un gambale in cuoio rigido. Questi esemplari presentano all’interno la consueta stampigliatura di marchi militari e si differenziano dai Marschstiefel per il piccolo cinturino con fibbietta presente sulla sommità del gambale. Non presentano chiodatura, fatta eccezione per le mezzelune in ferro poste su tacco e punta degli esemplari presentati
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Particolari interni della giubba, si evidenzia l’etichetta della sartoria “G.Talon” che risiedeva a Parigi e a Poitiers. Nella piccola etichetta interna veniva siglato il nome del proprietario-qui “Pielken”-e la data di fabbricazione della giacca risalente al settembre del ’43, quasi un anno prima dalla liberazione di Parigi
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I pantaloni Stirfelhose, sono stati realizzati sartorialmente, come già detto, in stoffa diagonale feldgrau tedesca e sono di modello “ a sbuffo” consueto per gli ufficiali, presentano rinforzi in pelle nel sottogamba e un sistema di lacci e occhielli atto a stringerne la parte terminale da inserire nello stivale
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La foto mostra comparazione dei tessuti impiegati per gli effetti presentati, dove il tono feldgrau è piuttosto rispettato e omogeneo, sebbene la giacca sia stata fabricata con tessuto francese.
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