Grazie alla grande sensibilità dell’esercito nello sviluppare continuamente l’uniforme dei propri soldati affinché fosse perfettamente adatta durante i vari usi, nel 1934 venne introdotto un nuovo copricapo per la truppa con caratteristiche più moderne e funzionali del vecchio modello ‘20 impiegato durante la Reichswehr. La nuova bustina, avrà i requisiti per essere indossata durante i tre più importanti ‘ordini di abbigliamento’: in campagna, in servizio e nella guardia. Non dovrà invece comparire nella tenuta da parata, da rapporto e da società in favore del più appariscente cappello con visiera (Schirmmütze).
Attenendoci ai fatti, per ordine HV34 - N° 149 datato 24 Marzo 1934, viene introdotta la prima versione del nuovo modello di copricapo. Si tratta di una bustina avente la forma simile ad una barchetta rovesciata, da qui il soprannome ‘Schiffchen’ datogli già da subito dalla truppa. Questa è confezionata con lo stesso panno e colore Feldgrau delle Feldbluse con la nuova particolarità di possedere un risvolto di 5 centimetri tutt’attorno al suo perimetro studiato per coprire comodamente entrambe le orecchie ripararandole dal freddo quando abbassato. Nella parte frontale superiore, è posta una coccarda metallica rappresentante il tricolore del Reich racchiusa all’interno di una Soutache a ‘V’ colorata, rappresentante il sistema di identificazione dell’arma di appartenenza (Waffenfarbe). Nella parte sottostante, risiedono due bottoni metallici a testa zigrinata, posizionati solo per fini estetici. Internamente è presente la solita fodera marroncina in cotone rigato ed in entrambe i lati risiedono due rivetti metallici adatti alla ventilazione interna.
Già da subito non dà l’apparenza di un copricapo così marziale come molti soldati vorrebbero e, consci di ciò, gli viene data una forma a loro più gradita stringendo la piega longitudinale superiore con punti di cucitura o spille a balia. Questi rimedi verranno denunciati dagli organi superiori e proibiti più volte nel corso del tempo.
Nel rispetto delle regole, la bustina viene indossata leggermente inclinata sulla destra del capo con distanza approssimativa di un centimetro dall’orecchio destro ed altrettanto dal sopraciglio destro.
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Con il suo uso, vengono evidenziate le scomodità delle parti metalliche, tanto che già dall’anno dopo il suo esordio viene modificato in parte il progetto. Queste variazioni doneranno la definitiva forma della bustina mod. ‘34 che rimarrà tale fino all’introduzione del nuovo modello avvenuta solo nel 1942. Per effetto dell’ordine HV35 - N° 646 del 30 Ottobre 1935, verrà quindi sostituita la coccarda metallica in luogo di un' altra di tipo tessuta e rimossi entrambe i bottoni frontali. Anche la soutache sarà maggiormente ridimensionata e abbassata fino a toccare l'orlo inferiore. Nel contempo verrà aggiunta un’aquila stilizzata nella parte superiore rappresentante il simbolo dell’esercito.
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Essendo i primi tipi di fregi tessuti realizzati in filo bianco su fondo grigio, verranno successivamente uniformati a quelli presenti nella Feldbluse cambiando il proprio colore del fondo in verde scuro bottiglia (ordine HV 37 - N° 745 del 19 Giugno 1937).
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Per incrementare la mimetizzazione o meglio, per rendere meno evidente la multicromia dell’uniforme, nel 1940 il colore della mostreggiatura cambierà di nuovo, in favore di una più discreta tessitura grigia su fondo Feldgrau che sarà resa definitiva fino alla fine della guerra.
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Per lo stesso motivo, nel 1942 si decise per una rimozione della Soutache sia per le bustine in produzione che per quelle già distribuite (ordine HM 42 – N° 597 del 10 Luglio 1942). Questo è uno dei motivi per il quale le bustine che oggi arrivano complete di Waffenfarbe sono discretamente rare ed anche oggetto di rimontaggi dediti ad impreziosirne illegalmente il valore economico.
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Riguardo la Sonderbekleidung (tenuta speciale) delle Panzer Truppen, nel 1940 si decide per la soppressione del Basco protettivo (Schützmütze) in favore di una nuova bustina perfettamente uguale al modello ’34 Feldgrau, ma realizzata nel solito panno nero avente mostreggiatura tipica delle truppe corazzate, (ordine HM40 – N° 429 del 27 Marzo 1940).
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Sempre nel 1940, un’altra variante verrà adattata per l’apertura del nuovo fronte africano, dove la necessità di produrre l’abbigliamento in cotone in luogo del panno andrà a generare un nuovo modello di bustina avente la stessa identica forma delle altre ma molto più leggera e di colore Sandfarbe.
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