M33 con rivetto insolito

[soldatidiplastica]

Salve a tutti vorrei poter trovare una risposta ad un dettaglio inusuale del mio 33 da chi di elmetti italiani ne ha visti e stravisti. Io non sono riuscito a trovare nulla sui due libri sugli elmetti italiani in mio possesso.
Ho questo M33, che anche se non è in buono stato mi sembrerebbe bellico, la verniciatura è quasi del tutto andata, presenta labili tracce di bianco intorno ai rivetti, cuffia molto usata e screpolata, soggoli "stirati" insomma abbastanza "sderenato" ma sembrerebbe "giusto" se non fosse per......i ribattini degli aeratori che non sono menzionati nei suddetti libri, non sono uguali a nessuno dei tre tipi convenzionali... ditemi se vi è già capitato di vedere qualcosa del genere, io non ho idea...
Grazie a chiunque avrà la pazienza di rispondere.
Paolo

[wer27]

Li avevo gia visti principalmente su modelli post bellici non è questo il tuo caso , fino ad ora li ho ritenuti modifiche di arsenale in base alle disponibilità poi stiamo a sentire chi ne sa di più

[Paolo Marzetti]

Sono bulloni di ventilazione ribattuti.L'elmetto e' senz'altro bellico. PaoloM

[Gertro]

Ciao, come detto da Marpo, si tratta di rivetti di sfiato schiacciati internamente a mezzo martello o altro strumento. Il rivetto esternamente e' deformato indice della ribattitura interna che in genere apriva la parte terminale del rivetto ad "anello". E' una situazione riscontrata anche su 33 postbellici. In genere era dovuta all'assenza dell'apposita pinza per il montaggio dei rivetti che costringeva il personale addetto alle riparazioni o ai riassemblaggi ad usare strumenti di fortuna. E' doveroso puntualizzare che queste aperture ad anello si presentano in forma diversa nel senso che in alcuni casi l'anello e' discontinuo in piu' punti, in altri solo in un punto, in altri ancora non vi e' alcuna discontinuita'. Qui
viewtopic.php?f=120&t=16240 vi sono degli esempi di rivetti con caratteristiche similari a quelli del tuo elmetto. Parenti prossimi di questi rivetti sono quelli che presentano aperture a 3 e 4 lembi debitamente schiacciati con il martello. Anche in quest'ultimo caso per l'applicazione del rivetto si e' usato uno strumento che non e' quello appositamente previsto per tale compito (pinza). E' interessante il codice del tuo elmetto, leggo 118 ma non riesco a distinguere la lettera: si tratta di "B" di "T" o di "I" ? Ciao.

[soldatidiplastica]

Ciao, come detto da Marpo, si tratta di rivetti di sfiato schiacciati internamente a mezzo martello o altro strumento. Il rivetto esternamente e' deformato indice della ribattitura interna che in genere apriva la parte terminale del rivetto ad "anello". E' una situazione riscontrata anche su 33 postbellici. In genere era dovuta all'assenza dell'apposita pinza per il montaggio dei rivetti che costringeva il personale addetto alle riparazioni o ai riassemblaggi ad usare strumenti di fortuna. E' doveroso puntualizzare che queste aperture ad anello si presentano in forma diversa nel senso che in alcuni casi l'anello e' discontinuo in piu' punti, in altri solo in un punto, in altri ancora non vi e' alcuna discontinuita'. Qui
viewtopic.php?f=120&t=16240 vi sono degli esempi di rivetti con caratteristiche similari a quelli del tuo elmetto. Parenti prossimi di questi rivetti sono quelli che presentano aperture a 3 e 4 lembi debitamente schiacciati con il martello. Anche in quest'ultimo caso per l'applicazione del rivetto si e' usato uno strumento che non e' quello appositamente previsto per tale compito (pinza). E' interessante il codice del tuo elmetto, leggo 118 ma non riesco a distinguere la lettera: si tratta di "B" di "T" o di "I" ? Ciao.

Grazie mille per il link, ho guardato per giorni senza trovare nulla nei tantissimi post, benissimo anche per le altre risposte grazie davvero. sono contento... peccato che non abbia più il colore, nella foto dove si vede un lato dell'interno c'è una traccia di vernice bianca con una trama di tessuto, cosa può essere? Un telino verniciato? Esisiteva una cosa così?
Per la lettera che precede il numero sulla falda, prometto che ci ritorno, a quest'ora e con la luce artificiale non riesco a distinguere neanche con la lente .... sono messo male :-) la prossima volta cmq metterò le foto più grandi... ieri avevo fretta di conoscere il vs responso... ora cerco info sulla pulizia e conservazione che per me un grosso ostacolo...
Ciao

[adriano]

Per l'esperienza che ho nella lavorazione dei metalli, suppongo che quando i rivetti ribattuti come in questo caso formano una flangia così regolare (priva di tagli) e contenuta è segno che il tubetto originario, che l'apposita pinza apre a formare una sorta di corolla di petali, è stato accorciato, probabilmente si tratta di rivetti riciclati ovvero che per essere asportati sono stati privati dei petali, e che sono stati rimontati schiacciando il poco metallo residuo, altrimenti il tubetto si sarebbe deformato maggiormente e si sarebbe aperto con la formazione di uno o più spacchi, infatti quando vengono usati rivetti vergini, per ovviare a questo inconveniente, solitamente vengono praticati dei tagli di invito, 3 o 4, per facilitare la distribuzione del materiale da spianare a martellate...

[Gertro]

Per l'esperienza che ho nella lavorazione dei metalli, suppongo che quando i rivetti ribattuti come in questo caso formano una flangia così regolare (priva di tagli) e contenuta è segno che il tubetto originario, che l'apposita pinza apre a formare una sorta di corolla di petali, è stato accorciato, probabilmente si tratta di rivetti riciclati ovvero che per essere asportati sono stati privati dei petali, e che sono stati rimontati schiacciando il poco metallo residuo, altrimenti il tubetto si sarebbe deformato maggiormente e si sarebbe aperto con la formazione di uno o più spacchi, infatti quando vengono usati rivetti vergini, per ovviare a questo inconveniente, solitamente vengono praticati dei tagli di invito, 3 o 4, per facilitare la distribuzione del materiale da spianare a martellate...

Ciao, si effettivamente vi sono casi dovuti alle situazioni da te evidenziate. Personalmente poi mi sono capitati tra le mani rivetti che presentano l'interno in forma perfettamente circolare e piuttosto spessa dove non si evincono martellate. In sostanza e' come se si trattasse di rivetti applicati con un qualche particolare strumento. Questi rivetti non presentano nessunissima deformazione ne' all'esterno ne' nella corona di apertura. E' tutto perfettamente lineare. E' una particolarita' questa riscontrata in un solo 33 che dovrei trovare nel mare magnum dei miei 33 per farvi vedere questa chiamiamola "anomalia". Ciao.

[soldatidiplastica]

Ciao, E' interessante il codice del tuo elmetto, leggo 118 ma non riesco a distinguere la lettera: si tratta di "B" di "T" o di "I" ? Ciao.

Oggi entro più tardi ala lavoro e quindi ne approfitto....
Gertro che occhio ! La lettera che precede il 118 e la T.
Per vederla meglio ho dovuto rimuovere lo strato superficiale di ruggine che ha rivelato il colore verde, credo che l'elmo
ne gioverebbe di una bella pulita, ma essendo inesperto ho paura di far danni.
La prima immagine è stata equalizzata con photoshop per evidenziare lo stampo.... la seconda è più vicina alle tonalità vere.

[Gertro]

Gertro che occhio ! La lettera che precede il 118 e la T.

Ciao, si tratta di un codice piuttosto raro a trovarsi sui 33 come il codice I e il codice F. Con ogni probabilita' appartiene ad uno dei primi produttori di 33 dai quantitativi di lotti piuttosto limitati. Probabilmente produsse 33 solo in periodo prebellico. Di questo codice e' stato rinvenuto forse l'unico esemplare conosciuto a triplo zero, ovvero: T 000, un codice questo ad oggi non riscontrato per nessun altro produttore. Non mi pare siano conosciuti codici di T che vanno oltre il 200 cio' che rende oltremodo inspiegabile quel triplo zero. Un codice di fine produzione? Infatti sono indicate tre sole cifre come in genere riscontrato per tutti i 33 ad oggi conosciuti. Ciao.

[soldatidiplastica]

Gertro che occhio ! La lettera che precede il 118 e la T.

Ciao, si tratta di un codice piuttosto raro a trovarsi sui 33 come il codice I e il codice F. Con ogni probabilita' appartiene ad uno dei primi produttori di 33 dai quantitativi di lotti piuttosto limitati. Probabilmente produsse 33 solo in periodo prebellico. Di questo codice e' stato rinvenuto forse l'unico esemplare conosciuto a triplo zero, ovvero: T 000, un codice questo ad oggi non riscontrato per nessun altro produttore. Non mi pare siano conosciuti codici di T che vanno oltre il 200 cio' che rende oltremodo inspiegabile quel triplo zero. Un codice di fine produzione? Infatti sono indicate tre sole cifre come in genere riscontrato per tutti i 33 ad oggi conosciuti. Ciao.

Gertro visto lo studio che stai facendo sui codici, ti passerò tutti i codici che trovo, ho un altro 33 ridipinto post che voglio farvi vedere e poi
chiederò a mio fratello che dovrebbe averne anche lui...

Grazie mille, sono molto contento di questo 33, ora devo solo pulirlo un po'. Passerò qualche ora nella sezione apposita del forum.
GRAZIE a TUTTI...