Ho cercato se esistesse un arg. a riguardo ma non avendolo trovato ecco l'articolo:
Il Peter Pan sepolto all’ombra di Cima GrappaQuesta è la storia di un “soldato-bambino” che riposa tra le nostre montagne. Le straordinarie coincidenze con la favola dello scozzese Barrie diventeranno presto un libro grazie all’interessamento del vicentino Ferdinando Celi
Il Monte Grappa, 1779 metri di altezza, è la cima più alta dell'omonimo massiccio appartenente alle Prealpi Venete e, più che per le sue bellezze naturali, questo luogo richiama ogni giorno migliaia di italiani e stranieri con il suo Ossario di Guerra, il monumento che contiene i resti di 12.615 soldati, di cui oltre 10.000 ignoti.
Nel settore rivolto a nord dell'Ossario c'è il cimitero Austro-Ungarico ed è qui che dal 1935 avviene un fatto curioso, inspiegabile e affascinante: da quasi settant’anni su una lapide contrassegnata dal numero 107 mani ignote posano ogni giorno fiori di campo, sassolini di montagna e piccole conchiglie.
In quella tomba ci sono le spoglie di un soldato il cui nome è Peter Pan.
Sicuramente il richiamo alla memoria del personaggio fiabesco nato dalla genialità dello scozzese James Matthew Barrie è inevitabile. Peter Pan è quell’eterno bambino che non voleva crescere, che sullo sfondo di un’Isola che non c’è combatteva, volando, Capitan Uncino, a simboleggiare la lotta tra fantasia dei piccoli e il freddo realismo dei grandi.
Pochi anni fa Ferdinando Celi, di Pove del Grappa (Vicenza), si interessò a questa vicenda e riuscì a scoprire molte coincidenze tra il Peter Pan che riposa a Cima Grappa e quello della favola. A partire del nome.
Il soldato Peter apparteneva all’Impero austro-ungarico, arruolato come tanti altri giovani e inviato al fronte per combattere una guerra non sua. Morì in combattimento il 19 settembre 1918.
Lui, diversamente dal suo omonimo, non viveva in una favola, non poteva volare, e la guerra non lo risparmiò.
Furono, comunque, braccia pietose quelle che, finito il conflitto, deposero il corpo di Peter Pan in un loculo sul Monte Grappa e a segnare quel nome sulla pietra.
Da una ricerca effettuata nel dossier della Croce Nera Austriaca, l’istituzione d’Oltralpe che si occupa della custodia dei cimiteri militari, è stato possibile ricavare solo pochissime informazioni: "Peter Pan nato il 21 Agosto 1897 a Ruszkabanya-Krassòszoreny, Ungheria, 30° Reggimento Fanteria Honvèd, 7° compagnia, morto il 19 settembre del 1918 durante un'azione a Col Caprile, quota 1331".
Altra coincidenza: anche il Peter soldato ungherese era nato nel 1897, come il personaggio di Barrie, e cosa ancora più strana, anche lui viveva in un paese che oggi non esiste. Inutile cercarlo nel cartine, come l’Isola… non c’è.
Realtà e fantasia continuavano, così, ad intrecciarsi. Il Col Caprile è una cima che guarda alla Valsugana e alla Valle delle Capre e anche nella fiaba la capra è amica inseparabile di Peter Pan.
Il mistero di questa storia spinse Fernando Celi a saperne di più del Pan ungherese e a cercare l’impronunciabile luogo dov’era nato: Ruszkabanya-Krassòszoreny.
Non fu semplice, ma grazie al Consolato Onorario d'Ungheria di Venezia e all’interessamento del prefetto di Timisoara, Celi venne a sapere che quel piccolo paese oggi si chiama Rusca Montanâ, e dopo pochi mesi gli arrivò una lettera del Sindaco di quella cittadina, il dott. Dorin Ecobici che gli comunicava: "Il soldato della sua ricerca, di nome Peter Pan, é nativo del nostro paese Rusca Montanâ, in provincia di Caras-Severin".
Celi organizzò una visita in questa lontana cittadina rumena dando vita a un rapporto di amicizia che sfociò, dopo alcuni anni, e grazie alla collaborazione di varie istituzioni locali, nella creazione del "Museo del Monte Grappa" al quale alcuni artisti veneti (tra questi Tristano Casarotto, Gianni Gnesotto detto “Geso” e Francesco Todesco) donarono delle opere da loro create appositamente in segno di pace e fraternità fra i popoli. Questo legame, nato dalla curiosità e dalle coincidenze, è stato rafforzato anche con l’inaugurazione della piazza "Monte Grappa" e della strada che porta alla casa natia del soldato: la "Strada Peter Pan".
In seguito anche il Sindaco di Rusca Montanâ, Dorin Ecobici, volle far visita a Cima Grappa e sulla tomba del suo concittadino, dove aver deposto piccoli fiori di campo, pregò ma, soprattutto, pianse.
Pianse per questo suo paesano, nato da una povera ragazza madre di appena diciotto anni di nome Maria Pan. Pan è un cognome molto diffuso anche nella nostra regione e qui si aggiunge un’ulteriore curiosa coincidenza: poteva essere quella giovane donna un’emigrata veneta? Non lo sapremo mai, anche se di veneti, bellunesi soprattutto, in Romania ne emigrarono molti alla fine del 1800.
Sul Monte Grappa resta la tomba 107, dove ogni giorno ricompaiono quasi per magia fiori di campo, sassolini di montagna e piccole conchiglie. Nessuno ha mai visto il volto di chi si reca quotidianamente alla tomba di Peter, ma è proprio questo pietoso gesto ad aver dato vita ad una nuova fiaba: quella di un soldato, sepolto nel settore Austro-Ungarico dell'Ossario di Cima Grappa, arrivato dalla lontana Romania. Fra questi monti e queste valli è rimasto un bambino perché il destino l'ha fermato il 19 settembre 1918 a Col Caprile. Peter Pan aveva solo 21 anni.
La storia del soldato rumeno Peter Pan diventerà presto un libro grazie alle ricerche del signor Ferdinando Celi, presidente dell’Aisol, Associazione Internazionale di Solidarietà senza scopo di lucro, che dal 1990 opera in Romania.

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