SCNüRSCHUHE '37
Nel 1937 venne introdotto dagli alti comandi tedeschi uno scarponcino con lacci col fine di ampliare il corredo da lavoro e da formazione del soldato. Il loro utilizzo era espletato all’interno delle caserme per le mansioni da fatica col fine di risparmiare l’usura degli stivali.
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La loro forma e costruzione riprendeva la tipica calzatura indossata dalle unità mitraglieri (MG abteilungen) durante la prima guerra mondiale. Aveva una altezza variabile dai 14 ai 16 cm ed era prodotto assemblando varie parti di buon cuoio annerito dalla manifattura; in particolare, il cuoio che costituiva la sezione centrale (tallone e caviglia) della tomaia, esternamente era girato nel verso liscio col fine di offrire un migliore grip al piede calzante essendo questo a contatto con la parte rugosa. La sezione anteriore, differentemente, era rovesciata al lato rugoso. Per la sua allacciatura, lo scarponcino era caratterizzato da una serie di occhielli e ganci (solitamente in ordine di 5 e 4, questi ultimi solitamente rivestiti di resina sintetica) adatti per il passaggio del laccetto solitamente realizzato in filo tramato, ma anche in sottile cuoio soprattutto nel periodo finale della guerra. Solitamente la chiodatura in ferro era fissata su una seconda suola solidale alla prima tramite una chiodatura in legno realizzata ad arte mentre il salvatacco a forma di ferro di cavallo era inchiodato superficialmente sul tacco costituito da una serie di strati di cuoio. Le marchiature come al solito interessavano le taglie (espresse in cm sia in lunghezza totale, 27, 27 ½ ecc, che in larghezza della pianta, 4, 4 ½ ecc), l’anno di produzione ed il numero di lotto, con l’eccezione del marchio del produttore presente assiduamente solo nei primi modelli in luogo dell'RBNr, dal 1942 in avanti, che invece lo era sempre. I marchi erano impressi a caldo e ad inchiostro, posti in diversi punti come il bordo superiore della tomaia, la pianta esterna, il tallone interno o la lingua sottostante all’allacciatura.
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foto sotto: scarponcino mod. '37: in questo esempio i marchi sono apposti a caldo internamente alla pianta quindi non visibili. Le quattro file di ganci dell'allacciatura sono ricoperti con una resina sintetica nera, caratteristica questa che si riscontra sovente in alternativa al metallo nudo. Notare l'accuratezza della produzione con le tipiche cuciture eseguite con robusto fio naturale ripassate più volte nei punti di maggior necessità. Nel ferro di cavallo posto a risparmio del tacco, si intravede il numero seguito da una 'L', attestanti la taglia del tacco ed il verso (L, Linke = sinistra / R, Recht = destra) essendo i ferri per loro natura non speculari.
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Nel luglio del 1941, a tutte le truppe private dello stivale da marcia per ragioni di economia (con eccezione della fanteria, dei pionieri e truppe montate), furono attribuiti un ulteriore paio di scarponcini al paio già in loro possesso da indossare con tutte le tenute da uniforme. Da quel momento in avanti, la loro sgradita sorte fu condivisa con le ghette di tela (Gamaschen) aventi il compito di trattenere il fondo del pantalone allo scarponcino. Proprio le ghette in tela costituirono un ripetuto problema al comando superiore, il quale si trovò costretto ad ordinare due direttive per il loro corretto indosso col fine di limitare l’usura per strofinamento all’altezza dei polpacci del pantalone di tipo dritto (modello ’40), non concepito per questo tipo di calzature. Questo problema fu ben presto risolto con l’introduzione nel 1943 del pantalone Rundbundhose avente forma terminale a cuneo. In mancanza delle ghette, i soldati provvedevano a risvoltare più volte i calzettoni sull’orlo superiore dello scarponcino.
foto sotto: prigionieri tedeschi. Linea Gotica 1944.
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SCHNüRSCHUHE '44
Insieme alla nuova e rivoluzionaria uniforme da combattimento, nel 1944 fu distribuito ad ogni rango ed arma della truppa un nuovo modello di scarponcino avente la stessa identica forma del precedente con l’unica differenza di possedere solo coppie di anelli nell’allacciatura frontale (da 6 a 9). Molti esemplari di questo modello sono stati trovati in color cuoio naturale quindi senza aver subito alcun annerimento da parte delle fabbriche produttrici. Da qui la considerazione che questa fase di lavorazione venne eliminata e lasciata a discrezione del soldato.
foto sotto: scarponcino mod. '44 classico a 9 serie di anelli tinto di nero dal soldato, come disposto. In dettaglio i marchi ottenuti per incisione a caldo inclusivi dell'RBNr, attestante il codice secretato del produttore. Notare il sistema di chiodatua in legno per l'assemblaggio della doppia suola e, tramite chiodatura disposta su due file, la suola stessa. I lacci sono gli stessi intrecciati già all'epoca.
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VARIANTI
Le varianti costruttive di questo modello sono numerose. Una in particolare, forse la più nota, è caratterizzata dalla presenza del profilo salva tallone cucito esternamente al corpo dello scarpone in contraddizione al tipo interno come invece presente nella stragrande maggioranza dei casi. Un’altra eccezione è relativa all’unico strato di suola in luogo delle solite due. Un'altra variazione più evidente si riconosce per la presenza di una striscia di panno Feldgrau in entrambe i bordi superiori dello stivaletto, caratteristica tipica degli scarponi per truppe alpine (Bergschuhe), di cui lo scarponcino m’44 da questo periodo in avanti ne ha perso di fatto il posto.
foto sotto: scarponcino mod.' 44 considerato variante per il fatto di possedere il rinforzo sul tacco cucito esternamente, caratteristica che si riscontra sui modelli tardi. Inoltre ha il bordo interno rivestito di panno Feldgrau probabilmente per aderire meglio al calzettone.
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foto sotto: scarponcino datato 1945, siamo agli sgoccioli. I marchi timbrati ad inchiostro uno dei quali indica la ricezione nel deposito di Monaco di Baviera. E' in color cuoio naturale, poichè in quei periodi le manifatture non tingevano più il cuoio ed, essendo mai stato distribuito al soldato, non ha subito alcuna colorazione. La chiodatura è di origini italiane ed il bordino in panno Feldgrau è posto ad imitazione dell'ormai non più prodotto Bergschuhe da montagna.
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Tanto per complicare le cose, vi è poi il modello prodotto in Italia dopo l’8 Settembre 1943 grazie al controllo totale della Wehrmacht sulle fabbriche calzaturiere le quali continuarono a produrre lo scarponcino regolamentare del REI marchiandone le taglie ed RBNr con modalità tipica tedesca. Nel frattempo alcune fabbriche tedesche iniziarono a produrre lo stesso scarponcino anche in Germania con più o meno le stesse specifiche dello scarponcino italiano.
foto sotto: scarponcino mod. '44 prodotto in Germania con le specifiche dello scarponcino da Alpini italiani. La suola è invece costruita alla tedesca.
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Se parliamo di variante, non possiamo non includere un modello di scarponcino caratterizzato da una allacciatura obliqua, ad imitazione del modello 1893 usato assiduamente dalle truppe imperiali verso la fine della prima guerra mondiale. Premetto che di questo modello se ne conosce poco o niente; avendo fatto una piccola ricerca anche presso collezionisti americani, pare che non vi siano informazioni a riguardo se non il fatto che tutte quelle catalogate (almeno quattro paia!) erano marcate nel sottotacco ‘SS’ e che tutte sono state trovate presso casolari del centro Italia. Si propende quindi per un modello ad uso esclusivo di una particolare divisione SS operante in Italia.
foto sotto: scarponcino con allacciatura obliqua leggermente usato, forse in epoca postbellica da qualche civile. A causa dell'usura si intravede la marchiatura "VA 110/41 SS" che invece è chiaramente pesente su un'altro paio.
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