Carabinieri della R.S.I. in partenza per la zona d’ impiego nel 1944. Il Rgpt. "Cacciatori degli Appennini" era un reparto antiguerriglia composto da reggimenti provenienti da varie armi e corpi. Nel suo organico figurava anche un Rgt. della G.N.R. il cui 3° Btg. era appunto totalmente formato da Carabinieri, che mantennero sino alla fine del conflitto il fregio e gli alamari della Benemerita…
Il regolamento della GNR a Maggio del 1944 prevedeva l'utilizzo per i Carabinieri di alamari caricati di M saettanti profilate di rosso montati su fiamme nere a due punte della ex MVSN. L'uso fu sporadico.Gli alamari di questo tipo da truppa sono sconosciuti.Noti degli esemplari per ufficiali. PaoloM
Probabilmente i militi in foto avevano i gladietti, tantopiù che i Cacciatori degli Appennini dipendevano dall' Esercito.
Per esser chiari i vecchi CCRR che rimasero in servizio nella RSI vennero messi a disposizione della GNR che li utilizzo' ovviamente nell'ordine pubblico ed anche in funzione anti-guerriglia associati a svariati reparti.I nuovi alamari, quando vennero applicati ( dopo il Maggio 1944) sostituirono i vecchi, sia caricati delle stellette regie sia con i gladi della RSI.La caoticita' fu grande tra il 1943 ed il 1945 perché i CC, anche quelli che avevano prestato giuramento alla RSI, vennero a ragione o a torto,sempre guardati con sospetto. PaoloM
Le due foto ritraggono Carabinieri nell'identica tenuta prearmistizio: berretto a busta (sembra siano tutte versione 34) in panno grigioverde, giubba 40 da truppa (3 bottoni) in panno grigioverde, con camicia (sembra in tela di cotone grigioverde piuttosto che flanella) e cravatta nera. Completa la bandoliera 1891. Sarebbe interessante vedere anche sulla parte inferiore i pantaloni e le calzature, se i primi erano corti o alla paracadutista e le seconde se stivali o scarponcini con mollettiere o gambali.
Interessante, anche se già visto in altre testimonianze fotografiche, l'uso quasi generalizzato del fregio metallico sul berretto a busta. Si tratta principalmente della versione delle dimensioni in uso per il cappello della Grande Uniforme di cui esisteva una versione con i fori per cucirla sul tessuto del copricapo, una con i gambi lunghi appunto per il cappello della G.U. (dove doveva servire anche per l'innesto e l'equilibrio del pennacchio) ed una con i gambi corti. C'è da ritenere che, magari, tale tipo di fregio sia stato ancor più di prima distribuito in quel periodo storico data l'assenza del monogramma reale sul corpo della granata fiammeggiante.
Ancora, andando ad analizzare la prima fotografia, si apprezza che solo due carabinieri hanno un fregio in tessuto sul berretto a busta: si tratta di quello in primo piano sul terzo finestrino del treno (riguardo il quale, in verità, non si riesce ad evidenziare quasi niente come se il berretto a busta ne fosse privo) e quello in primo piano con la sigaretta sul finestrino successivo dove la forma del fregio in tessuto di rajon nero è ben chiara.
Va ricordato che i fregi in canutiglia e in rajon erano ricamati con la presenza del monovramma reale.
Nel secondo fotogramma invece pare potersi apprezzare il fregio del copricapo del carabiniere sul fondo del finestrino che sembra essere quello in metallo con i fori in uso per i berretti a tubo preBaistrocchi i quali, al pari di quelli in tessuto e al contrario di quelli metallici precedentemente descritti, riportavano le cifre reali.
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Per Paolo: la giubba 33 con l'alamaro repubblicanizzato è in tuo possesso ? In tal caso non avresti voglia di pubblicarla nella sua interezza in modo da poter far apprezzare tutti i particolari (tipo di bottoni; controspalline; tipologia di gradi al paramani o al polso; eventuali nastrini e distintivi) ?
Appena trovo la foto migliore, la posto. PaoloMOriginariamente Scritto da REGHENA
(Courtesy U&A)
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