Chiedo aiuto a chi è più esperto di me. In questa famosa foto il Maresciallo d’ Italia Rodolfo Graziani, ministro della difesa della RSI, firma un autografo a un giovane Balilla sotto gli occhi di Piera Gatteschi Fondelli, Comandante Generale delle SAF. Notate però che dietro di loro, a dx. è parzialmente visibile un tenente con mostrine o fiamme nere sul cappotto. Il suo berretto a visiera è stato privato del cerchio metallico interno, sicchè ricade “floscio” secondo la moda tedesca adottata anche in Italia da molti ufficiali inferiori. Ma la cosa particolare è proprio il fregio del berretto. Ammesso, visto il colore nero della mostrina parzialmente visibile sul bavero del cappotto, che l’ ufficiale provenga da un reparto della G.N.R. o delle BB.NN. (anche i soldati con l’ elmetto in fondo a sx. indossano la camicia nera) certamente non si tratta di un teschio, di un fascio o dell’ aquila stilizzata (doppie M). Sembra qualcosa di ricamato (neanche troppo bene) su fondo nero. Ci ho pensato parecchio e l’ unica cosa che ci vedo è un grosso gladio repubblicano in palo, con la lama più lunga del normale, come quelli portati sui berretti dai “Cacciatori degli Appennini”. Ricordo che sul numero monografico del vecchio U&A di Albertelli fu pubblicata anche la foto di un giovane ufficiale di S.M. con lo stesso gladione frontale, solo che quello era metallico. Forse questa è una versione ricamata in economia. E il fondo nero si spiega dato che i “Cacciatori degli Appennini” erano un reparto antiguerriglia interforze, composto anche da personale G.N.R.