piccola guida all'identificazione dell'epoca dei cappelli da Bersagliere.

[icarus68]

Pensando di fare cosa gradita e utile, soprattutto ai collezionisti più giovani o meno esperti, apro questo post confidando nel contributo di altri amici forumisti con la speranza che integrino o correggano le eventuali imprecisioni o lacune di questa mia disamina, la quale non ha alcuna velleità di verità incontrovertibile ma, invece viene unicamente dalla ia esperienza "sul campo" avendone maneggiati parecchi.

Spesso mi capita di vedere dei cappelli da Bersagliere venduti per bellici, mentre in realtà sono post..magari furbescamente invecchiati.
Non è difficile tuttavia riconoscere gli uni dagli altri, ponendo come spartiacque ideale alcuni dettagli costruttivi del "Moretto" o "Vaira"

La classificazione temporale và definita convenzionale perche ovviamente gli scafi e/o comunque i cappelli prodotti in epoca Regno, immagazzinati, furono utilizzati anche nel dopoguerra, un pò come accadde per i cappelli alpini con la falda impunturata, anche se per questi ultimi il fregio mod. '48 li individua chiaramente come postbellici, mentre i fergi in lamierino d'ottone con coccarda in lana (o seta per gli ufficiali) rimangono immutati pressochè fino ai giorni nostri, quando vengono soppiantati dalla plastica.

Vediamo qui di seguito quali sono le differenze macroscopiche e, appunto, semplicemente individuabili:

- la copertura impermeabile è in tela cerata nera (Regno) e in materiale sintetico gommato nero (postbellici);
- l'altezza del copricapo, nei modelli riconducibili al periodo Regno varia tra i 12 e i 13/14 cm;
- la sommità, negli esempari epoca Regno è più convessa, a bombetta quasi a punta. Nei postbellici è molto bassa, quasi piatta;

vi è poi una distinzione tra i modelli Regno: i più antichi sono di foggia quasi ellittica; gli aeratori sono tre: uno frontale, uno temporale sinistro e uno posteriore. Assente sul lato destro del piumetto.

Nella foto sono illustrati 3 cappelli da truppa di diverse epoche:
1 - epoca Grande Guerra: forma ellittica; copertura in tela cerata per tutti gli elementi costruttivi, esterni ed interni. Altezza originaria 12 cm, poi modificato d'epoca abbassandolo a 9 cm verosimilmente per essere meno visibile, forma convessa della sommità.
2 - epoca anni 20-40: forma tonda, copertura della falda, della fascia esterna in tela cerata, altezza 12 cm, forma convessa della sommità; portapiumetto, soggolo ed alluda in pelle.
3 - postbellico anni 50/70: forma tonda, copertura della falda, della fascia esterna in tela plastica gommata, altezza 8 cm, forma piana della sommità; portapiumetto, soggolo ed alluda in pelle.
20170818_114152.jpg

Una verifica molto semplice sui materiali costruttivi della copertura imermeabile della falda e della fascia consiste nel provare (delicatamente!) a flettere verso l'esterno il bordo superiore della falda: se si ripega su se è stessa è in materiale plastico; viceversa opporrà resistenza e non sarà flessibile (occhio perchè generalmente la cerata tende a rompersi!).
20170818_114336.jpg

Altra verifica empirica ed immediata è data dalle fessurazioni -più o meno accentuate a seconda dello stato di conservazione del nostro "Moretto"- comunque sempre presenti sui modelli che qui definiamo epoca Regno, mentre la superficie di quelli Postbellici in materiale plastico/gommoso sono lisci e, generalmente, più lucidi.
20170818_113951.jpg20170818_115109.jpg20170818_114803.jpg

La differenza cromatiche tra le coperture della falda e della fascia tra un "Regno" (8°Rgt) ed un "Post" (6° Rgt), sono evidenti ad occhio nudo; stessa cosa vale per la foggia del copricapo, la cui sommità in quello d'epoca ricorda un poco la bombetta alpina.
20170818_113844.jpg20170818_114034.jpg

[32°Fanteria]

Molto interessante !

[Nitro90]

Ottima guida Icarus, sarà sicuramente utile.

[maxtsn]

Essendo quasi digiuno sui moretti la trovo molto interessante.