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novità* dal Montello
Come da ritaglio di giornale allegato.
Un saluto
baffobruno
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Purtroppo non si vede nessun ritaglio!!
Dovresti ripostare. [vedo][?]
[ciao2]Gianfranco
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Dev' essere successo infatti qualcosa di strano: prima falliva l' upload, poi si rifiutava di riconoscere username e password...! Nah! Ora ritento!
baffobruno
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Adesso mi chiede ancora:
Devi eseguire il login per usare questa funzione
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Ancora negativo BAFFOBRUNO.
Non hai vinto!RITENTA[innocent]
[ciao2]Gianfranco
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Ci provo da tastiera, dato che "non ci son Santi" come suolsi dire: o mi rileva password e username errati o si rifiuta di uploadare nonostante il file non superi i 170 kb e si chiami banalmente "gazzettino.jpg".-
Allora:
GAZZETTINO di TREVISO, 5 5 2008.-
Recuperato il sentiero di guerra descritto da Comisso.-
Aperti due chilometri lungola prima linea del Piave che congiungono sei postazioni militari fortificate.-
Nervesa
La vista del Piave è frastagliata. La vegetazione cresciuta rigogliosa, ma senza regola, ha nascosto quello che è stato uno dei più terribili teatri di guerra. E, dove non è intervenuta la natura, ci si è messa l' opera distruttrice dell' uomo. Centauri e moto scavano e distruggono piccoli sentieri e ponticelli di fortuna per avventurarsi lungo il Montello, alla scoperta delle tracce di una storia che ha lasciato sul campo numerosi segni, tutt' ora tangibili.
Ma qualcosa sta cambiando. Dallo scorso anno è cominciata un' opera di ripulitura e recupero dell' esistente, grazie alla tenacia dell' associazione storico-culturale "Battaglia del Solstizio", un gruppo di 40 volontari di Nervesa e dintorni, che ha già* reso disponibile alle visite guidate un chilometro e mezzo, dei due e mezzo complessivi, di sentiero all' interno del Montello, collegando tra loro sei ex postazioni militari fortificate, in stato di notevole degrado e abbandono. Si tratta di un percorso storico. Ma anche artistico. Perchè la Battaglia del Solstizio, e quest' area del Montello, sono state narrate dallo scrittore trevigiano Giovanni Comisso inmemorabili pagine di letteratura. Il percorso si snoda interamente nel territorio di Nervesa della Battaglia e, più precisamente, in località* Santa Croce, zona "Campagnole di Sopra".
Inizia all' altezza di Casa De Faveri per concludersi a Croda della Spia. Si tratta di piccole grotte artificiali, scavate dalle milizie e dal reparto del Genio Zappatori del Regio Esercito, nell' anno compreso fra il 1917 e il 1918, che vennero rinforzate con manufatti di cemento armato, nella volta e lateralmente.
Questo cammino, che interessa le "prese" n. 4, 5 e 6, è stato mondato dalle sterpaglie, ma il lavoro più grosso è stato realizzato attorno alle fortificazioni che sono state liberate dalle immondizie e dalla terra, alle volte anche 2 metri di spessore di terriccio che ricopriva quasi interamente i bunker... ecc.
Un saluto
baffobruno
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Vedi che col solo testo funziona. Allora non sono io lo "svantaggiato".
O c' è un bug o tutto l' Amba-Aradam non è compatibile con Mozilla Firefox (non amo I. E. 6). Certo che se ogni volta che devo inserire un' immagine devo andare a Canossa con il capo coperto di cenere (fra l' altro mossa inutile dato che è già* sul grigio)...
Ciao
baffobruno
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Peccato comunque perchè alcuni pillbox ero andato a fotografarli.
Distano 20' di vettura da casa mia.
Ma se non mi lascia inserire immagini, mica vado a diventar matto!
Un saluto again
baffo
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Baffobruno le vedo positivamente queste iniziative di recupero dei luoghi storici della Grande Guerra e noto che la pratica si sta diffondendo in varie parti.
Ho visto qualche giorno fa un servizio sul TG 3 Veneto che parlava del recupero di una trincea austriaca, a scopo didattico, a Vittorio Veneto in zona Cozzulo, località* Perdonanze; il tutto patrocinato se ricordo bene dal Comune locale.[Panic2]
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