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Discussione: Film:L'uomo che non e' mai esistito

  1. #1
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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    Film:L'uomo che non e' mai esistito

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    Un film di Ronald Neame. Con Gloria Grahame, Clifton Webb, Robert Flemyng, Josephine Griffin Titolo originale The Man Who Never Was. Spionaggio, durata 103' min. - Gran Bretagna 1956.
    Trama


    Londra, primavera del 1943. I servizi segreti britannici, mentre è alle porte lo sbarco in Sicilia, hanno l'idea di far ritrovare sulle rive spagnole il corpo di un ufficiale, con indosso falsi documenti, per far credere ai tedeschi che lo sbarco non avverrà in Sicilia, ma in Grecia.L'idea incontra non poche perplessità tra i generali, ma ottiene l'approvazione del primo ministro inglese e perciò viene attuata. Si utilizza il corpo di un giovane morto di veleno e suicida, dopo aver ottenuto il consenso di suo padre.
    L'operazione sembra aver successo, ma i servizi segreti tedeschi si mettono all'opera per verificare la reale attendibilità del ritrovamento.Eistono gran bei film di cui si è persa totalmente memoria; esistono episodi accaduti durante la seconda guerra mondiale talmente assurdi da non crederci; esistono registi che realizzano piccoli gioielli e nessuno se li fila; esistono attori di una naturalezza e di una sobrietà recitativa per cui entrano perfettamente nella parte, ma rimangono esclusi dal grande circo delle " stars." Tutto ciò è presente in questo film di sessanta anni fa ma che ancora oggi ti prende sin dalle prime inquadrature e non ti molla sino alla conclusione. Un fatto storico realmente accaduto : per ingannare i tedeschi e convincerli che l'imminente sbarco alleato si sarebbe verificato in Grecia anziché in Sicilia , gli inglesi fanno sì che venga ritrovato sulle coste della Spagna il cadavere di un ufficiale (falso, era un povero civile morto poco prima) recante messaggi riservati al comando alleato in Nord Africa. Il film viene portato avanti con stringatezza e rapidità, senza svolazzi inutili, con un ritmo che ricorda i prossimi più fortunati 007. La storia ovviamente avvince, anche perché nessuno spettatore ormai si ricorda come siano effettivamente andate le cose tra alleati e tedeschi e quindi si attende con ansia il finale. Il tutto farcito di battute e controbattute nei dialoghi "very english" e basterebbe ciò a farti passare due piacevoli ore; ma c'è invece molto altro.(Panfilo)

  2. #2
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    Operazione Mincemeat


    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
    Tomba di «William Martin» a Huelva
    L'Operazione Mincemeat ("carne trita" in lingua inglese) fu un piano condotto nella primavera del 1943 dai servizi segreti britannici allo scopo di far credere all'esercito nazista che sarebbero avvenuti degli sbarchi alleati in Grecia e Sardegna, e che la Sicilia sarebbe stata utilizzata come diversivo per distrarre le forze dell'asse dai veri obiettivi principali (Operazione Husky). Ideatore del piano fu Ewan Montagu, il quale prese ispirazione da un racconto di Ian Fleming, suo collega nel servizio segreto navale britannico.


    Il piano inglese consistette nel far giungere alla deriva, sulla costa Spagnola presso Huelva (scelto come punto strategico in quanto soggetto a forti influenze tedesche), un corpo esanime, che sembrasse vittima di un incidente aereo, con indosso la divisa da maggioredei Royal Marines appartenente al Combined Operation Command alleato ed alcuni documenti riservati – ovviamente falsi – nella speranza che i servizi segreti nazisti, una volta acquisitone il possesso, ne fossero depistati. Il cadavere fu fatto giungere nella zona prestabilita inserito in un congelatore spacciato per una sonda meteorologica trainata dal sottomarino HMS Seraph. A bordo solo il comandante Norman Limbury Auchinleck Jewell (noto anche come Bill Jewell) e due ufficiali erano al corrente della missione. I due documenti chiave, appositamente creati, che dovevano essere ritrovati erano una lettera del vicecapo di Stato Maggiore imperiale Archibald Nye indirizzata al comandante del 18º Gruppo di Armate Harold Alexander e una missiva inviata dall'ammiraglio Louis Mountbatten, capo del Combined Operations, all'ammiraglio Cunningham, comandante navale alleato del Mediterraneo. Il cadavere, una volta recuperato da alcuni pescatori e portato in obitorio dalla gendarmeria spagnola, fu esaminato dal servizio segreto spagnolo, il quale provvide a copiare gli incartamenti ritrovati nella cartelletta che il presunto ufficiale portava legata al braccio. Tali copie vennero poi recapitate all'agente dell'Abwehr Alolf Clauss, il quale li reputò autentici ed informò i suoi diretti superiori del contenuto delle missive. L'operazione, per quanto bizzarra, ebbe il successo sperato, e i tedeschi, con l'opposizione degli alleati italiani, ridisposero le loro forza proprio come volevano gli alleati, lasciando l'isola siciliana con scarse unità di difesa.
    «William Martin» fu il nome inventato dagli inglesi ed apposto sul tesserino del falso ufficiale, il cui corpo era in realtà quello di un giovane gallese, Glyndwr Michael, morto suicida per avvelenamento da topicida; all'autopsia la morte per avvelenamento era difficile da notare con i mezzi dell'epoca, pertanto venne confermata la presunta morte per annegamento e il corpo fu sepolto con tutti gli onori militari a Huelva, dove la tomba è tuttora visitabile. Per rendere credibile il depistaggio, sul cadavere vennero apposti numerosissimi effetti personali falsificati ad arte quali lettere dalla falsa fidanzata Pam, dell'affezionatissimo padre (come si firma nella lettera) e addirittura una lettera di sollecito della Lloyds Bank; tutto per dare l'impressione che il morto recuperato fosse effettivamente un ufficiale con una vita personale vera e propria anche se in realtà ideata dai due responsabili dell'operazione Ewen Montagu e Charles Cholmondeley.
    I due documenti principali furono invece, dopo ripetute e numerose revisioni, scritte di proprio pugno dai firmatari, ovviamente a conoscenza dell'operazione. La prima lettera inviata da "Archie" Nye all'inconsapevole amico Alexander faceva riferimento ad un'offensiva contro la Grecia e indicava falsamente come finto obiettivo la Sicilia. Inoltre accennava ad un altro attacco simultaneo nel Mediterraneo ( senza specificare altro). Tali ragguagli sarebbero stati i primi indizi del depistaggio, una volta in mano ai tedeschi. La missiva continuava poi con faccende militari di ordinaria amministrazione. I falsi obiettivi erano chiari ma non troppo appariscenti e il tono e le informazioni erano quelle giuste, in quanto altrimenti avrebbe rischiato di destare sospetti l'invio di tali notizie inviate in modo non cifrato. In aggiunta venivano indicati due (falsi) assalti chiamati Operazione Husky (che è il vero nome dell' attacco alla Sicilia, ma che nella lettera veniva riferito alla Grecia in modo che se i tedeschi avessero intercettato messaggi contenente tale nome, avrebbero pensato alla manovra citata nella lettera) e Operazione Brimstone (inventata e riferita ad un punto non precisato del Mediterraneo). Anche i due corrispondenti non erano casuali: i due generali erano del grado appropriato per giustificare la conoscenza dei piani di battaglia e per far si che la lettera fosse presa in considerazione, i due si conoscevano personalmente ed erano nomi noti ai tedeschi.
    Il secondo messaggio, inviato da Mountbatten, avrebbe poi spiegato il motivo per il quale la prima lettera fosse inviata tramite l'ufficiale Martin esplicitando che quest'ultimo si sarebbe recato in Nord Africa per aiutare l'ammiraglio Cunningham nella preparazione del successivo assalto nella "patria delle sardine" (come scritto nella missiva) con riferimento alla Sardegna.
    I tedeschi, una volta intercettato il corpo con le relative informazioni, sarebbero stati dunque in grado di mettere insieme i dati relativi alle operazioni Husky (Grecia) e Brimstone (Sardegna) e di pensare quindi alla Sicilia come falso obiettivo degli alleati.
    dello sbarco in Normandia, gli Alleati ricorsero poi all'Operazione Fortitude.
    All'Operazione Mincemeat fu ispirato il film L'uomo che non è mai esistito (The Man Who Never Was, 1956) diretto da Ronald Neame e tratto dall'omonimo libro (1954) di Ewen Montagu.


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