Domenica scorsa ho visitato il tratto tirrenico della Calabria e nel transitare sulla Statale 18, dopo Amentea, nel territorio di Belmonte Calabro, una bellissima stele, altissima, su una collinetta.
Quindi ho deviato verso l'interno e ho scoperto che si trattava della tomba di Michele Bianchi, quadriumviro fascita, deceduto nel 1930.
Ecco quindi alcune informazioni e foto che ho scattato nella circostanza di un monumento d'Italia ai più sconosciuto:
Michele Bianchi (Belmonte Calabro 22 luglio 1883 - Roma 3 Febbraio 1930) è stato un giornalista ed un uomo politico italiano.
Esattamente come Benito Mussolini, Bianchi si schierò su posizioni interventiste durante la Prima Guerra Mondiale cui partecipò da volontario, diventando sottufficiale prima di fanteria e poi di artiglieria. Conclusosi il conflitto bellico, Bianchi partecipò alla fondazione prima dei "fasci italiani di combattimento e poi del vero e proprio Partito Nazionale Fascista, di cui nel 1921 venne eletto segretario nazionale. In questa veste egli cercò di stabilire un'allenza tra i fascisti e le altre forze di destra ma autorizzò un gran numero di raid eseguiti dalle camice nere.Dopo aver stroncato uno sciopero contro le violenze delle sue squadre mussoliniane, nell'ottobre del 1922 partecipò come quadrumviro alla marcia su Roma che ebbe la conseguenza della nomina di Mussolini alla carica di presidente del Consiglio dei ministri: il 4 novembre dello stesso anno Bianchi assumeva la carica di segretario generale al Ministero degli Interni nel neonato governo guidato dal duce. In breve tempo, dopo essersi dimesso nel 1923 dalla carica di segretario del PNF, egli divenne membro del Gran Consiglio del fascismo e nel 1924 fu deputato tra le fila del Listone Mussolini ma il 14 maggio si dimise dall'incarico di segretario generale agli Interni.Nel 1925 fu nominato sottosegretario ai Lavori Pubblici, nel 1928 assunse la stessa carica al Ministero dell'Interno mentre il 12 settembre 1929 venne nominato Ministro dei Lavori Pubblici. à? di quel periodo la fondazione del centro invernale Camigliatello Silano, un tempo chiamato appunto Camigliatello Bianchi. Rieletto deputato, le sue condizioni di salute, già da tempo precarie per una grave malattia, peggiorarono irrimediabilmente tanto da portarlo alla morte a soli 47 anni ancora da compiere.
Il monumento a Michele Bianchi
Sulla collina prospiciente il centro storico, sul luogo dove si ergeva una torre di avvistamento, a protezione delle incursioni saracene, si trova attualmente il monumento a Michele Bianchi, tomba monumentale edificata ad imitazione delle colonne antonina e traiana, nel 1930, in onore del gerarca fascista.
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