[GENOVA] Resti di Batteria CA sulle alture (I).
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[justify:12kvmue7]Saluti a tutti e ben ritrovati. Come annunciato in precedenza, anche questo topic viene sottoposto a revisione, cosa resasi necessaria visto che, nel lungo periodo trascorso dalla stesura originale (è stato infatti uno dei miei primissimi contributi in questa sezione) il luogo è stato esplorato in maniera più approfondita (e nuove immagini, nettamente migliori delle precedenti sono state scattate).
Il luogo di cui tratteremo oggi è ben conosciuto dagli escursionisti Genovesi, dal momento che è situato nel tratto iniziale del crinale che divide la Valbisagno dalla Valpolcevera: si tratta infatti di quella collinetta (alta 499mt slm) che sta tra il F.te Sperone e il F.te Puin... impossibile sbagliarsi: su di essa sono posizionate due grosse strutture a traliccio per apparati di trasmissione (visibili da gran parte della città*).
Come ci si arriva:
Due sono le strade per arrivarci: la prima parte dal piccolo parcheggio situato sotto al F.te Sperone e (passando attraverso un varco nelle antiche mura) costeggia lo stesso fino alla sommità* dell'omonimo monte dove poi il sentiero procede in leggera salita (è il percorso utilizzato dal sottoscritto per realizzare questo report: è si più corto, ma il tratto iniziale è davvero micidiale); mentre la seconda parte dal grande parcheggio del Righi (dove c'è l'eliporto), passa anche qui attraverso un varco nelle antiche mura e prosegue in falsopiano fino all'Osteria delle Baracche, superata la quale dopo circa 200mt si trova sulla sinistra un ripido (ma corto) sentiero tra i prati che conduce proprio al punto dove è stata scattata l'immagine che chiude il report (percorso certamente più lungo ma molto meno impegnativo).
Caratteristiche architettoniche:
Come vedremo nel corso del report, opere e costruzioni presenti in loco manifestano non solo differenti epoche e tipologie costruttive, ma anche evidenti casi di riutilizzo di strutture preesistenti: tracce di insediamenti agricoli, civili e militari (spesso condividendo identici materiali costruttivi) si mescolano fondendosi insieme rendendo difficile identificare epoche di costruzione e funzione originaria delle varie opere.
Di (più o meno) certo sappiamo che: sul margine di Nord-Est della cima della collina si trova un gruppo formato da 2 (ma potrebbero anche essere 3) opere di forma circolare unite da un camminamento, e da 1 ricovero (o deposito munizioni) con copertura in cemento armato. Una quarta opera di forma circolare (analoga alle altre) avrebbe potuto trovarsi sul margine di sud-Ovest della cima, ma di essa ne sarebbe rimasto solo una traccia non confermabile.
Senza fantasticare circa la presenza di artiglierie (non si vedono le canoniche polveriere), si potrebbe ipotizzare invece quella di mitragliere contraeree o anche di fotoelettriche (la posizione è davvero ottima e non piazzarvi qualcosa sarebbe stato un tradimento).
Qualche notizia storica:
Senza avere la possibilità* di passare lunghe ore in biblioteca (o a curiosare negli archivi), questo è il compito più impari... le uniche scarne notizie pervenuteci riguardano la realizzazione attorno alla collina di antichi trinceramenti (i resti dei quali sono ancora ben visibili), avvenuta durante l'assedio Austriaco del 1747.
Ovviamente, come nel caso di altri precedenti report: chi avesse contributi da apportare, non si faccia pregare... il forum serve anche (e sopratutto) per questo.
Tour fotografico:
Come consuetudine, la prima immagine è una satellitare... alcuni dei soggetti che vedremo in questo report appaiono già* nettamente identificabili (in particolar modo la coppia di postazioni circolari posta sulla sommità* della collina).
Il sentiero che rimane sulla sinistra è quello che, qui passando leggermente sotto il crinale, conduce fino alle posizioni di F.te Diamante, F.te Fratello Minore e M.te Sellato (tutti già* pubblicati in questa sezione); il sentiero che rimane invece a destra percorre proprio la linea di crinale e conduce all'ingresso di F.te Puin (che magari vedremo in un prossimo futuro).
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Ovviamente la seconda immagine è la classica veduta dall'alto (ripresa da Nord-est)...
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L'ormai abituale cartina estratta dal PRG Genovese (canonicamente orientata: il lato superiore è quello posto a Nord), ci mostra la zona e il gran numero di costruzioni che vi si trovano...
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Circa 300mt prima di arrivare alla nostra meta, e situato sotto il sentiero (versante di Sud-Est del crinale) avvistiamo questo strano ed interessante casottino... qualcuno si ricorderà* di averne visto uno simile a questo proprio su M.te Moro (lungo il sentiero che dalla 200a Batteria RE conduce alla cima).
La sua funzione è attualmente sconosciuta, ma alcune caratteristiche costruttive lasciano ben sperare... innanzi tutto le finestrelle hanno tutta l'aria delle feritoie.
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Il lato "cieco", è sorvegliato da questa finestrella... nella forma del tutto identica alle altre (notare che questa si trova invece a "filo d'erba").
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L'interno del casotto presenta alcune peculiari caratteristiche: attorno ad ognuna delle finestrelle ci sono 4 robuste zanche in metallo inserite nel muro (che hanno tutta l'aria di aver dovuto sostenere qualcosa di molto pesante)... singolare è poi la forma del cemento riportato attorno all'apertura. In un angolo della parete di fondo si nota poi un incavo di forma rettangolare che sembra fatto apposta per contenere una cassetta realizzata per metterci un apparecchiatura (un telefono?).
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Proseguendo ancora lungo il sentiero (e dopo aver osservato i resti di antichi trinceramenti), arriviamo al punto dove il sentiero si divide... a sinistra si continua verso gli altri forti prima nominati, a destra invece si sale verso la cima della collina. L'edificio di cui vediamo i resti è posto proprio nel mezzo: potrebbe essere stato un posto di guardia?
Prendiamo il sentiero a destra, e cominciamo la salita...
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Giunti grossomodo a metà*, incontriamo i resti di quest'altro edificio... anche di esso è rimasto ben poco.
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Una veduta dello stesso edificio, ripresa da un pianoro che sta poco più sopra... qui il gioco si fa più difficile: il pianoro mostra inequivocabili segni di antiche trasformazioni (in un paio di punti le rocce appaiono come "scalpellate").
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Uno strano camminamento protetto, che sembra finire contro un muro... ma è proprio così?
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Invece no, conduce direttamente dentro la collina.
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Ritornati indietro sui nostri passi e ripresa la salita, ad un certo punto troviamo due piccole postazioni affiancate (il sentiero passa proprio tra di esse)... a giudicare da "quello che guardano"... nutro ben pochi dubbi circa la loro effettiva funzione.
Questa è quella che guarda verso la Valbisagno (sullo sfondo si vede il F.te Sperone), il casottino di cui abbiamo parlato all'inizio del report si trova più o meno nel mezzo di quel prato verde che si vede a sinistra del sentiero.
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E questa è la sua gemella che guarda verso la Valpolcevera... ovviamente: entrambe guardano benissimo il sentiero.
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Cosa sia questo manufatto è arduo da stabilire, bisognerebbe riuscire a guardare sulla sua sommità* (ma l'unico modo per farlo è salire su un albero)... potrebbe essere la base per un asta portabandiera?
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Arrivati sul pianoro in cima alla collina, troviamo questo edificio: attualmente inagibile, è stato riutilizzato (secondo l'Italico costume) per contenere le apparecchiature di una delle antenne (l'altra utilizza invece un prefabbricato). Come nei casi precedenti, indovinarne l'antica funzione non è stato possibile. Magari con l'aiuto di qualche foto d'epoca...
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Subito dietro l'edificio "avvistiamo" questo massiccio basamento di cemento armato... l'unica cosa che si riesce a capire (e non è nemmeno facile da scorgere) è che forse è stato costruito proprio dentro ad un opera (precedente?) di forma circolare (il cerchio di pietre esterno al basamento, sul lato del bosco è nettamente visibile).
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Il luogo dove sorgeva la prima delle due opere circolari che si vedono nell'immagine satellitare: in tempi ormai remoti è stata completamente riempita di pietre... tanto che in questa immagine sembra non essere neppure mai esistita.
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Due immagini che rivelano il suo ingresso al camminamento: come si vede un tratto dello stesso è ancora ben visibile, mentre un altro tratto denuncia l'avvenuto riempimento di tutta la struttura.
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In posizione più bassa rispetto alla cima del pianoro, troviamo i resti di quest'altra opera (forse un ricovero coperto, o una polveriera)... anche questa non più agibile: la copertura in cemento armato vi è stata fatta crollare sopra.
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A differenza dell'altra, la seconda opera è ancora chiaramente riconoscibile, anche se piena di rovi e vegetazione spinosa.
In primo piano è visibile un ingresso al camminamento che le univa entrambe (mentre sul lato opposto dell'opera è presente un secondo ingresso alla stessa).
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Camminando sul muro, giriamo intorno alla postazione fino a raggiungere questa (riservetta?)...
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E per finire: un immagine di come ci appare il luogo visto dal F.te Puin...
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Qui si conclude anche questa "visita guidata"... è mia speranza che l'abbiate gradita.
Saluti a tutti.[/justify:12kvmue7]
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Originariamente Scritto da da_margy
