Oggi visita un po diversa dal solito:niente pile,lunghi corridoi bui o cupole corazzate ma solamente i resti delle stazioni a monte e a valle di una teleferica al Moncenisio,anzi se vogliamo essere pignoli i resti di queste due,visto che non si sono salvati altro che i muri perimetrali.
Anche questi comunque interessanti,assieme al Ricovero e allo stupendo panorama che il Moncenisio ci sa offrire.
Spero che vi divertiate come è successo a noi e da questa teleferica vi salutiamo caramente.
Anche oggi a causa del numero di fotografie allegate farò 2 invii:
Nel primo vedremo la stazione a monte,nel secondo quella a valle e il ricovero.
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Gianfranco e Graziella
Vallo Alpino Occidentale
IX Settore di Copertura
MONCENISIO
Teleferica Piana di San Nicolao-Lago Bianco
Anche se meno appariscenti di Batterie e Centri di Fuoco gli impianti teleferici in ambito alpino hanno sempre svolto una funzione importantissima e a volte indispensabile.
Si pensi solo ai lunghi inverni sulle Alpi quando per lunghi mesi lo spessore del manto nevoso rende quasi impossibile ogni collegamento terrestre.
Oggi andremo a visitare la teleferica Piana di San Nicolao-Lago Bianco,un impianto realizzato nel 1934-1935 e destinato a supportare le Opere del Caposaldo Malamot superando un dislivello di 800 m.
La stazione a monte,di cui restano solamente i muri perimetrali,realizzata ad una quota di m.2600 slm è ubicata nei pressi del Lago Bianco a S del rilievo della Corna Rossa al cui interno fu realizzata la Postazione T.
Un breve raccordo collega la stazione a monte al tracciato che partendo dal Moncenisio raggiunge dopo aver superato il Col Giaset il Lago Bianco.
La stazione a valle invece è ubicata ad una quota di m.1800 slm alla Piana di San Nicolao,lungo il tracciato della vecchia Strada Napoleonica utilizzato successivamente dalla Ferrovia Fell.
Anche qui sopravvivono soltanto i muri perimetrali e all`interno sono ancora presenti i resti di un motore a scoppio bicilindrico e un meccanismo di avvolgimento per fune.
A parere dello scrivente i medesimi non hanno nulla a che vedere con l`impianto originario ma furono posizionati li nel dopoguerra dalla società* che gestiva la vicina cava di pietra.
Contemporaneamente alla realizzazione della teleferica venne realizzato nel rilievo roccioso ubicato nei pressi della stazione a valle un piccolo ricovero in caverna dotato di due ingressi a baionetta destinato ad ospitare in caso di necessità* il personale dell`impianto.
Con l`acquisizione di questo territorio da parte francese,conseguenza del trattato di pace del 1947 il Ricovero in caverna ricevette la denominazione transalpina N205.
A coloro che fossero interessati a visitare la stazione a monte della teleferica si consiglia di lasciare l`auto nel solito parcheggio a W della diga,prendere la strada militare per il Malamot e percorrerla fino al Col Giaset,qui tralasciare la strada che sale verso la cima e proseguire diritti in direzione del Lago Bianco,proseguire ancora per un centinaio di metri oltre la diramazione per la Postazione T fino a trovare alla nostra sx il tracciato in lieve discesa che ci condurra in breve alla stazione a monte della teleferica.
Visto che durata della marcia è di circa tre ore si consigli di abbinare la visita alla teleferica a qualcuna delle numerose opere presenti in loco.
Per visitare invece la stazione a valle si consiglia di lasciare l`auto nel parcheggio della piramide di cartone che ricorda la Ferrovia Fell ubicata all`inizio della Piana di San Nicolao,imboccare la vecchia strada Napoleonica e dopo circa un quarto d`ora di cammino avremo raggiunto la stazione a valle della teleferica e il Ricovero in caverna.
Per non limitare la visita alla sola stazione di arrivo si consiglia di munirsi di pila e vistare le Opere dell`iniziato e mai ultimato Centro logistico di San Nicolao,i cui ingressi si trovano,purtroppo nascosti dalla vegetazione sul lato a monte della strada.
La visita alla stazione a monte è stata effettuata il 28 luglio 2009 mentre la stazione a valle e il ricovero sono stati visitati il 9 settembre 2009.

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