Film del 1972, regia di Francesco Massaro.[attachment=0:2rwmdfkl]generale.JPG[/attachment:2rwmdfkl]
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Personaggi e interpreti:
Ugo Tognazzi: colonnello Leone
Mariangela Melato: Lola
Franco Fabrizi: capitano Beltrani
Mario Scaccia: generale Pigna
Eros Pagni
Sandro Merli
Stefano Satta Flores: ufficiale di picchetto
Checco Rissone: generale Cicciolo
Flavio Bucci:
Enzo Robutti: Tenente Mancini
Piero Nuti
Daniele Vargas: tenente Poli
Georges Wilson: Generale
Edda Ferronao: suor Celeste
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Storia del colonnello Leone, medico veterinario, che quando riposa disteso inizia a urlare frasi anarchiche e antimilitariste. A causa del suo sonno agitato è perciò costretto a dormire in piedi.
Giunto oramai sulla soglia della pensione, dopo una serie di mancate promozioni, che attribuisce al fatto di avere un fratello anarchico, viene trasferito alla "Scuola di Sanità" di Firenze.
A questo punto il colonnello, dopo che un suo amico e collega è promosso al grado di generale, decide in colaborazione con la sua amante Lola, vedova dello psicotico gen. Pigna - credeva che la guerra non fosse finita - di scrivere un libro sulla propria carriera, rivelando le innumerevoli "contraddizioni" dell'esercito durante la guerra (criminale impreparazione, vigliaccheria e pavidità dei comandanti, speculazioni sulle forniture, truppa mandata al macello contro nemici strapotenti) e il dopoguerra (carrierismo, nostalgie fasciste, tentazioni golpiste, il PianoSolo, l' allestimento di un campo di concentramento in sardegna per gli enucleandi). Questo documento causerà l'allarme dei superiori, che volendo evitarne la pubblicazione da parte di un quotidiano di sinistra, che causerebbe loro un grave danno d'immagine, propongono all'ufficiale uno scambio: la desiderata promozione in cambio del silenzio: gli eventi descritti nel memoriale non sono mai esistiti.
Un generale fa notare al colonnello, medico veterinario, che per ottenere la promozione deve provvedere a prendere al più presto la laurea in medicina, e il protagonista controbatte dicendogli che la sua promozione sarebbe più che meritata poiché i suoi superiori, fin dall'inizio della sua carriera, gli hanno sempre consentito di operare e curare migliaia di soldati, pur non avendone titolo, essendo egli un semplice veterinario. Infine, divenuto generale, Leone sposa Lola, e in viaggio di nozze può finalmente dormire sdraiato, ma si addormenta mormorando "... la guerra continua !". Con il grado che ha ottenuto è entrato anche lui a far parte della "casta" militare e la sua coscienza democratica non si farà più sentire.
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Sostanzialmente un bignamino delle idiosincrasie della propaganda antimilitarista della sinistra italiana degli anni '70.
Interessanti e ben ricostruite però le scene del 2° conflitto mondiale con mezzi (FIAT 626, Lancia 3/RO, AlfaRomeo 800), armi e uniformi giuste per l' epoca.

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