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Discussione: Attestato di conferimento distintivo per fatiche di Guerra.

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    Attestato di conferimento distintivo per fatiche di Guerra.

    Il Distintivo per le fatiche di guerra è una decorazione italiana commemorativa della prima guerra mondiale.

    L'Italia era entrata da poco nella Prima guerra mondiale quando si ravvisò l'opportunità* di gratificare con un segno distintivo coloro che, combattendo per la Patria, stavano sopportando quelle che furono allora definite "fatiche di guerra". Su proposta del Ministro della Guerra di concerto con il Ministro della Marina, il Re Vittorio Emanuele III emise il Regio Decreto n. 641 del 21 maggio 1916 con il quale istituì il "Distintivo speciale per i militari ed assimilati che sopportano le fatiche dell'attuale guerra". « Tale distintivo consiste in un nastrino di seta, della larghezza di trentasette millimetri, formato di diciotto righe verticali coi colori della bandiera nazionale alternati » Il verde è il primo colore a sinistra, poi bianco e rosso; il nastrino era portato sulla giacca a sinistra sul petto, da solo o con altre decorazioni. Di fatto il nastro è pressoché identico a quello della Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza, che ha il rosso a sinistra e il verde a destra, in quanto il conflitto Italo Austriaco era considerato il proseguimento delle lotte per l'indipendenza.
    Come previsto dallo stesso decreto, le modalità* di richiesta e concessione e le autorità* competenti al conferimento furono regolamentate da un Decreto ministeriale emesso il 2 giugno 1916 che, principalmente, stabilì che avevano diritto a questa decorazione i militari del Regio Esercito o della Regia Marina e il personale militarizzato che aveva prestato servizio, per un periodo complessivo di almeno un anno, presso i Comandi e le Intendenze o che era stato mobilitato nelle zone di guerra delle Alpi Carniche o di Venezia. Concorreva a formare il periodo minimo di un anno anche il tempo passato negli ospedali o convalescenziari a causa di ferite ricevute durante operazioni militari. Il periodo minimo era ridotto a quattro mesi per chi aveva operato fuori del territorio nazionale, sempre che il motivo non fosse l'incapacità* professionale.
    La normativa fu migliorata e perfezionata dai successivi decreti ministeriali n. 633 del 31 ottobre 1916 e n. 257 del 5 aprile 1918 che, tra le altre cose, al fine di differenziare tra le persone decorate quelle che avevano trascorso più anni nelle zone di operazione, diede la possibilità* di apporre sul distintivo una stelletta a cinque punte, larga 5 mm, per ogni anno intero passato al fronte.
    Il distintivo fu "assorbito" dalla "Medaglia Commemorativa della Guerra Italo-austriaca 1915-1918 per il compimento dell'unità* d'Italia", quella "coniata nel bronzo nemico", istituita con Regio Decreto n. 1241 del 29 luglio 1920, e che aveva un nastrino identico.

    Traduzione di quanto scritto sul documento:

    In base alla circolare n° 257 G. M. 1918 il Tenente è autorizzato ad apporre al distintivo istituito con R. D. 21 Maggio 1916 n° 614. Due stellette d' argento, avendo compiuto due anni di permanenza in zona d' operazione.
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