Vorrei fare una riflessione, condividerla con voi perchè mi pare doveroso, soprattutto in questi ultimi tempi..
Tante volte ho sentito paragonare la lotta partigiana a guerra civile, e ci può stare, perchè effettivamente si era in guerra tra italiani; è vero altresì che purtroppo ci sono state parecchi epidodi, atroci nella loro crudezza, che hanno visto alcuni combattenti della Resistenza macchiarsi di crimini, ne siamo consapevoli. Purtroppo questi fatti sono accaduti, è giusto indagare e volerci veder chiaro; quello che invece non capisco, e non condivido proprio, è l'equiparazione dei combattenti repubblichini e partigiani. Pur essendo vero il fatto che a quei tempi era difficile capire "da che parte stare", e che la vita fosse già* abbastanza difficile (vuoi per la guerra totale, per i razionamenti, i bombardamenti), non si può negare che vi fosse una ragione dalla parte cosiddetta ribelle: la libertà*. Ragazzi, questa non è retorica, è vero che uomini e donne hanno imbracciato le armi, hanno combattuto per un'Italia nella quale, grazie a Dio (e anche a loro, oltrechè agli Alleati, che hanno sparso il loro sangue per scavarci dal nazifascismo), si possa esprimere la propria libertà* di parola, opinione e scritto, sanciti, guarda caso, dalla nostra Costituzione. Salò rappresentava il plenipotenziario del Reich nel nord Italia, un governo fantoccio; la crudeltà* che i repubblichini hanno mostrato per reprimere la popolazione è nota a tutti. Non voglio esser frainteso; ciascuno di noi rischia di essere influenzato dalle sue idee, inculcate o acquisite tramite l'informazione accumulata negli anni; dipendentemente da ciò che si vuole arrivare a dire si possono omettere fatti rilevanti. Credo anche però che la verità* storica, a volte tanto strumentalizzata, non può esser "violentata":
la Resistenza è stata uno dei movimenti di popolo più coinvologenti nella Storia, in tutta l'Europa occupata, perchè ha unito la gran parte della popolazione, nella lotta al dispotismo.
I valori fondamentali che ne sono scaturiti sono alla base della società* odierna: libertà* e democrazia, che purtroppo a volte paiono scontati, ma non lo erano per niente..
Ecco perchè non capisco l'apologia del fascismo e, soprattutto, del suo figlioccio, la repubblica di Salò; come tutti gli eventi storici è difficile "catalogare", questo era buono e questo era cattivo, ma la visione che si ha del regime repubblichino, ad oramai più di sessant'anni di distanza, non riflette alcuno dei valori sopra citati.
Ribadisco, non voglio omettere i fatti orribili accaduti, però vorrei che non si infangasse il nome dei partigiani, come tante volte ho sentito fare..
Disponibile ad una costruttiva discussione, porgo i miei saluti a tutti augurando
Buona Pasqua