Salve a tutti,
Volevo presentare qualche foto scattata di recente al piccolo forte ottocentesco Ceraino, che č una delle 4 opere che costituivano la Chiusa della Val d'Adige, sistema fortificatorio costruito dall'Impero d'Austria a nord nella provincia di Verona negli anni seguenti la guerra del 1848-49 per prevenire possibili ritorni offensivi da parte piemontese/italiana sulla direttrice della principale via di comunicazione verso il Trentino e l'Austria. Il forte sorge su una delle colline che dominano la vallata, a circa 250 m. di quota, sulla sinistra del fiume Adige, e faceva tenaglia con il dirimpettaio Forte Rivoli sull'altro lato. Costruito tra il 1850 e il '52, era intitolato originariamente al feldmaresciallo von Hlavaty in riconoscimento della sua attivitā* di direttore del Genio e progettista di molte fortificazioni del Quadrilatero. Non ebbe mai occasione di trovarsi coinvolto in alcuna attivitā* bellica, come tutti gli altri forti della Chiusa. Di pianta irregolare triangolare-trapezoidale per conformarsi al sito montuoso, come tipico delle fortezze di metā* '800 era costruito in pietra con volte in mattoni con sopra la consueta copertura in terra a prova di bomba. Non erano previste postazioni di artiglieria in barbetta (all'esterno sopra il forte cioč), tutti i pezzi erano in casamatta.
Dopo il passaggio del Veneto all'Italia nel 1866 il forte preso il nome di Ceraino, dall'omonimo paese sottostante, e in seguito tra il 1880 e l'84 fu radicalmente rinnovato portandone la direzione di tiro prevalente verso nord, contro l'Austria. Oggi sono evidenti all'occhio esperto i 2 ben distinti stili costruttivi austriaco e italiano, riconoscibili soprattutto nei rivestimenti esterni delle murature, che ne fanno un interessante ibrido architettonico.
Il forte dopo essere stato deposito di munizioni da inizio '900 fino alla 2 g.m. era passato in uso come magazzino alla Forestale fino circa agli anni '70-'80, dopodichč č stato abbandonato completamente e tale rimane anche oggi; io ho iniziato a visitarlo nei primi anni '90. Per essere in stato di abbandono c'č da dire che č tutto sommato abbastanza ben conservato finora, anche se tornandoci a intervalli di 3-4 anni non posso non notare dolorosamente che ci sono qui e lā* ogni volta nuovi atti di vandalismo, come inferriate divelte, travi dei solai bruciate, un intero portone in legno che dava accesso alla copertura sparito ecc., per tacere ovviamente delle solite scritte che imbrattano tutti i locali e che si possono vedere dalle foto. Ultimamente č diventato luogo di battaglie soft-airgun, quindi l'inquinamento da pallini sta diventando notevole.



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