visto gli ultimi fregi postati sul forum palesemente falsi penso che sia necessario intervenire e cercare di dare una mano agli utenti meno esperti alle prime armi , prendendo spunto da interventi molto costruttivi come quello di ITALIA-ONORE sul fregio da n.p epoca r.s.i. che illustra i particolari di un fregio sicuramente falso ho pensato di aprire questo topicremetto che non sono detentore del sapere assoluto e lungi da me voler passare da tale ma avendo avuto per le mani qualche migliaio di fregi ricamati una idea me la sono fatta, quindi vi illustro il mio modus operandi nel valutare un ricamo su di un fregio

Allorchè ci accingiamo ad esaminare un fregio ricamato ,da petto , da berretto o da controspallina che sia ci dobbiamo porgere alcune domande:
1)i materiali sono consoni? , 2)la patina è coerente? 3)Nel complesso ha un ricamo gradevole? 4)Ha spessore? 5)Il retro?
Analizziamo ora singolarmente le varie domande e cerchiamo di dar loro un senso:
1)materiali consoni: la canottiglia deve essere omogenea , nei falsi si possono riscontrare vari tipi di canottiglia recuperata da altri fregi o drappi ( classici quelli ecclesiastici dei paramenti dei preti) coesistere nello stesso fregio , informarsi sul tipo di canottiglia usato per quello specifico fregio , dorata od argentata e se vediamo che alcuni pezzi hanno un`ossidazione e altri a fianco un altro tipo occhio!!!!
2) la patina : sembra superfluo parlare di patina ma c`è gente che non ha ancora capito che dopo 60 anni almeno il metallo (argento o argento dorato che sia) deve avere l`ossidazione!
L`ossidazione classica riscontrata su un fregio buono è nera o comunque scura! Un`ossidazione verde deve fare insospettire perché quasi sicuramente artefatta con acidi o sostanze saline , o orina (si avete capito proprio bene :la pipì) o altre schifezze simili. Una patina buona deve essere omogenea cioè disposta su tutto il materiale in modo uniforme . ci posso essere eccezioni sull`omogeneità* dell`ossidazione solo su fregi d`epoca ma conservati in carta o scatoline (vedi fondi di magazzino) ma anche qui , pur non avendo un`ossidazione "pesante" un pochino ci sarà* sempre!
3) il ricamo gradevole: un fregio deve essere eseguito bene! Deve risultare gradevole alla vista e di ottima fattura! Un tempo c`erano ricamatrici o suore o altre figure simili il cui unico lavoro era il ricamare a mano i fregi! Per cui la maestria del loro mestiere si traduceva in un lavoro che spesso era un capolavoro di ricamo! Per contro un fregio bruttarello sarà* quasi sempre un falso e spesso spacciato per ricamo povero r.s.i. o altre scemenze simili! Pensate che un generale della milizia avrebbe montato sul suo berretto un fregio con un`aquila che sembra un piccione tonto???il fregio è un simbolo di appartenenza a qualcosa e chi lo porta lo vuole il più bello possibile visto che spesso lo paga di tasca propria!
4) lo spessore: il ricamo era eseguito sopra a delle dime di cartoncino spesso rosa(tipologia usata prevalentemente dall`unione militare) la ricamatrice andava ad inserire i tubini di canottiglia di lunghezze diverse a coprire questi fregi di cartoncino , in modo tale da avere una sorta di maschera di ricamo e a lavoro ultimato il cartoncino sottostante al ricamo donava spessore al ricamo stesso! Un fregio piatto = un fregio falso al 99%
5) all`epoca il retro dei fregi era quasi sempre lasciato libero e si possono così osservare i fili e i vari passaggi di ricamo, spesso nei falsi al retro viene montato una tela grigia o nera o un pezzettino di carta
Sono comunque noti fregi buoni col retro coperto.