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Discussione: Taking Chance - Il Ritorno di un Eroe

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    Taking Chance - Il Ritorno di un Eroe

    E' un film che ho visto in questi giorni su Sky. Fatto molto bene, consigliato!

    -Selezionato dal Sundance Film Festival 2009 , "Taking Chance" è un film drammatico che ha come sfondo la guerra in Iraq. Diretto da Ross Katz (produttore di "Lost In Translation" e "In The Bedroom", entrambi nominati all'Oscar) e interpretato da un Kevin Bacon in grande spolvero, "Taking Chance" si distingue nettamente dalle altre pellicole dedicate al conflitto iracheno, narrando la storia – realmente accaduta – del tenente colonnello dei Marines Michael Strobl, il quale nel 2004 si offrì volontario per scortare i resti del soldato semplice Chance Phelps, diciannovenne rimasto ucciso in Iraq in seguito a un agguato. In soli 78 minuti, il film racconta, passo dopo passo, il viaggio compiuto da Strobl per accompagnare la salma del marine deceduto nel paesino di Dubois, Wyoming. Una esperienza da lui prima raccolta e pubblicata online, sulla quale si sono quindi basati gli sceneggiatori, che fa menzione delle sofisticate procedure previste per queste occasioni dal protocollo militare, della testimonianza delle numerose e spontanee manifestazioni di commozione e cordoglio da parte dei cittadini incontrati durante il percorso e, infine, del dolore provato dai familiari di Phelp. La vicenda di Strobl, marine abituato a combattere le proprie battaglie da dietro una scrivania, trovatosi per sua stessa scelta a scortare i resti di un soldato che non aveva mai incontrato (ma del quale avrebbe fatto la conoscenza grazie a quella toccante esperienza) serve a raccontare le altre migliaia di storie di soldati americani rimasti uccisi in missione e i loro conseguenti - silenziosi e spesso volutamente ignorati - rientri a casa. "Taking Chance" risulta così una elaborazione di un quasi quotidiano e mai celebrato lutto nazionale, un "tributo a tutti gli uomini e le donne che hanno dato la loro vita nel servizio militare", da dedicare ai caduti e alle loro famiglie. Un film che, sebbene privo di scene animate da combattimenti armati o da scontri politici, sebbene estraneo ad alcune consuetudini del cinema – come nota il Washington Post, la trama è appena accennata, i dialoghi sono ridotti al minimo, non sussiste alcun conflitto protagonista-antagonista – riesce a essere probabilmente il miglior film dedicato alla guerra in Iraq finora realizzato. All'enorme e inatteso successo di pubblico, con 2 milioni di telespettatori la sera della sua prima trasmissione, ha fatto seguito una reazione alquanto positiva da parte della maggior parte della critica. Non poca soddisfazione è stata espressa anche da parte del conservatore New York Post che, stanco di produzioni politicizzate, pacifiste o squisitamente anti-Bush, ha salutato "Taking Chance" come una buona nuova dal fronte cinematografico. "Finalmente Hollywood racconta l'Iraq nel modo giusto" ha titolato il quotidiano di proprietà* di Rupert Murdoch: "Taking Chance non vuole giustificare la guerra in Iraq", ha scritto il critico Kyle Smith, "ma chiede semplicemente comprensione e rispetto per coloro che si sacrificano per il proprio Paese".-


    Si era accennato qualcosa su questo topic
    viewtopic.php?f=5&t=17088&hilit=taking

    Saluti
    Corrado
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    Il campo di fango di Rovigo, coi pali delle porte più alti del mondo,fatti apposta per farti prendere paura. (Marco Paolini)

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