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Podestà* P.N.F.
Spero di fare cosa gradita, visto che è da un bel pò che non posto più oggetti della mia collezione, di inserire questo topic,che mi auguro avrà* delle ulteriori aggiunte, sui Podestà*.
Ed ora un pò di storia...
Con la salita al potere del Fascismo, i comuni ebbero un nuovo ordinamento di tipo podestarile, con la legge n.237 del 4 febbraio 1926, e dei Regi decreti n.765 del 15 aprile 1926, e n.1910 del 3 settembre 1926.
Da qui la nuova denominazione di Podestà* a sostituzione di quella di Sindaco.
Il Podestà* aveva una maggiore ampiezza di poteri, fungendo anche da ufficiale di polizia, e potendo amministrare la giustizia, ma era comunque un semplice funzionario che agiva entro i limiti di legge e secondo le direttive di governo.
L'istituzione del Podestà* dapprima avvenne nei comuni con un numero di abitatnti inferiore ai 5000, e sucessivamente fu esteso a tutto il Regno, ad esclusione della città* di Roma, la quale era costituita in Governatorato.
Per la nomina a Podestà*, i requisiti erano di due specie;
1) generici, indicati nell'articolo 7 del T.U. della legge comunale e provinciale, cioè cittadinanza, godimento dei diritti civili, buona condotta morale e politica.
2) specifici, voluti dall'art. 43 del T.U., e cioè il diploma di maturità* classica o scentifica o di abilitazione tecnica o magistrale, oppure altro titolo del quale sia riconosciuta l'equivalenza dal Ministero dell'Educazione Nazionale.
I predetti requisiti non erano richiesti a chi aveva partecipato alla Prima Guerra Mondiale con il grado di ufficiale o sottufficiale presso trupper in zona di occupazione, per coloro che avevano esercitato per non meno di sei mesi il ruolo di sindaco, commisario regio o prefettizio, segretario comunale. Requisiti fondamentali erano lo stato di Coniugato, o di vedovo, e con la proclamazione della "Carta della razza" del 6 ottobre 1938, l'appartenenza alla razza ariana.
La carica di Vice Podestà*, era subordinata alle stesse richieste di quella da Podestà*, tramite nomina diretta da parte del Ministero dell'Interno. L'assegnazione di un Vice Podestà* era limitata ai comuni eccedenti i 20.000 abitanti, e due Vice Podestà* potevano essere nominati nei comuni eccedenti i 100.000 abitanti.
Le foto che vi propongo sono di un Podestà* con uniforme regolamentare
Regio Decreto n.1048 del 27 marzo 1927.
sopra i nastrini, è visibile lo Scudetto da petto per Podestà*, quello per Vice Podestà* ha i colori rosso e Giallo invertiti.
Fonte delle informazione è il libro "Italia in Camicia Nera" di Rusconi Libri.
Ma ora passiamo alle foto.
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Un pò di particolari della fascia Podestarile.
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