Iniziamo la settimana con un bel libro[^]
<center>VARVAROVKA ALZO ZERO-DIARIO DI UN UFFICIALE ITALIANO IN RUSSIA di OTTOBONO TERZI</center>
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Questo libro è stato scritto da un ufficiale del Rgt Artiglieria a Cavallo "Voloire".
Il titolo del libro è preso da un episodio particolare che avvenne durante il ripiegamento del Corpo d`Armata Alpino nel gennaio `43.
L`episodio è la deviazione che compirono il Btg. "Morbegno" del 5° Rgt Alpini, il Gruppo "Bergamo" del 2° Rgt Artiglieria Alpina e il Rgt. Art. a Cavallo dopo la battaglia di Scheljakino; pare che nel momento in cui il "Morbegno", il "Bergamo" e i cavalieri ripresero la marcia, ed essendo di retroguardia lo fecero per ultimi, ad un certo punto della strada incontrarono una pattuglia di soldati russi travestiti con uniformi tedesche e italiane, che fecero deviare il cammino verso nord. Dopo aver marciato per diverse ore, la colonna arrivò nei pressi dell`abitato di Varvarovka: era il 23 gennaio 1943.
Varvarovka è una cittadina che si trova in una zona di depressione, adatta alle imboscate: lì erano concentrati un elevato numero di carri russi. Quando iniziarono gli scontri, gli artiglieri capirono subito che non ci sarebbe stato tempo per puntare i pezzi, perché i T34 sovietici erano vicinissimi, fu allora che riecheggiò nell`aria il grido "Alzo zero!" che sta a significare il puntamento diretto delle bocche da fuoco verso il bersaglio, senza quindi dare al proiettile una traiettoria arcuata. Fu una delle battaglie più sanguinose avvenute in terra di Russia (se ne parla anche in "Tutti i vivi all`assalto" di Caruso), basti pensare che il "Morbegno" venne decimato; questa battaglia però segno le sorti dell`intero Corpo d`Armata Alpino, perché i mezzi russi vennero quasi completamente distrutti, i modo che nei giorni seguenti le incursioni dei corazzati sulle colonne in ripiegamento si ridussero drasticamente.
L`edizione che ho io del libro è del 1970 ed è facente parte della Collana "Il Cammeo" dell`Editrice Longanesi & C. di Milano.
Una curiosità*: questo libro fu citato in una trasmissione di Radio Mosca per le ricorrenze della vittoria della 2^GM nel 1965.
Un saluto a tutti [^]
PS:Ho fotografato tutta la sovracopertina perché come si legge nel retro, riproduce un`immagine di un documento russo d`epoca.
<<< Nec videar dum sim >>>
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