Questo racconto penso che merita di essere riportato.
Le pattuglie del btg ADRA(Arditi Distruttori Regia Aeronautica)il 9 giugno 1943, si concentrarono presso l`aeroporto di Miramare di Rimini. Le missioni consistevano in un`operazione congiunta di sabotaggio degli aeroporti anglo americani del Nord Africa dove stavano concentrandosi i velivoli per l`attacco alla Sicilia. L`operazione era affidata alle 10 pattuglie dell`ADRA e diretta dal gen. Cappa, ma era destinata a fallire per vari motivi : la distruzione di alcuni S-82 trasportatori a causa di incursioni aeree,lanci effettuati in zone distanti da quella degli obiettivi,vento a raffiche che aveva disperso anche gli aerorifornitori e che aveva reso difficile l`atterraggio degli uomini,gli inglesi che erano a conoscenza dell`operazione compresi i nomi dei comandanti italiani di pattuglia, gli atti di sabotaggio(borracce svuotate d`acqua) e così via. Tra queste pattuglie quelle di Comis e Balmas pur riuscendo ad atterrare in prossimità* dell`obiettivo a loro assegnato (aeroporti di Benina 1 e 2, Bengasi ) furono però penalizzate dai molti traumi agli arti inferiori e dalla dispersione degli aerorifornitori( contenenti altra acqua e provviste alimentari). Nonostante ciò resistettero per 2 gg senz`acqua e nascondendosi negli anfratti della zona , sino a che si scontrarono con le truppe nemiche e furono costretti alla resa. Ma 2 uomini delle pattuglie andati in perlustrazione udendo in lontananza gli scontri, e che viste le condizioni era difficile per i commilitoni raggiungerli,proseguirono in avanti per portare a termine la missione, sperando sempre di ricongiungersi a loro.In ogni caso anche se in due dovevano portarla a termine. Questi erano il messinese Vito Procida di 26 anni(pattuglia Balmas)e il feltrino Francesco Cargnel di 22 anni(pattuglia Comis). Dopo 3 notti e 2 giorni di marcia eludendo i nemici e i predoni arabi pronti a venderli agli inglesi, raggiunsero il luogo con 24 ore di anticipo, ma molto stanchi sfiancati dalla sete e dalle vesciche ai piedi ( le scarpe nuove erano molto dure e rigide). Si dissetarono uccidendo un cammello e succhiando il sangue ed il siero. Aspettarono per altre 24 ore i compagni e ingerendo simpamina riuscivano a mantenere la concentrazione necessaria per studiare l`area ed osservare i movimenti nemici per poi entrare in azione. L`aeroporto era pieno di aerei tutti col carico di bombe, accanto alla recinzione scorgevano capannoni e tende. Col buio si muovono. Cargnel aveva solo il MAB ed un caricatore, Procida solo la Beretta in cal. 9. Avevano entrambi 10 cariche ed una di Cargnel era contorta .
" Intorno alla mezzanotte erano sotto rete. La vigilanza c`era, ogni 5 minuti si irradiavano sulla recinzione i fasci di luce dei proiettori montati sulle camionette che perlustravano le piste di lancio, di raccordo e le aree di parcheggio; ma non era impenetrabile. Apertisi un varco con le cesoie, si portarono in breve a ridosso degli aerei,talmente numerosi che per ragioni di spazio erano stati allineati ala contro ala. Inoltre erano al pieno di bombe e carburante,per cui poteva essere sufficiente collocare le cariche in maniera alternata, così che l`esplosione di un aereo avrebbe determinato per simpatia anche quella del velivolo contiguo. Le innescavano tutte e 19 temporizzandole a 45`; quella avariata, veniva piazzata da Cargnel su una grossa bomba d`aereo posta su un carrello in prossimità* della tenda, durante il percorso a ritroso verso il varco. I risultati delle esplosioni, susseguentisi ad intervalli ravvicinati, si rivelavano oltre modo soddisfacenti. Circa 25 quadrimotori con relativo carico bellico andavano distrutti. Inoltre a seguito dello scoppio della grossa bomba d`aereo, erano morti una quarantina di membri degli equipaggi di volo, alloggiati nelle tende, e numerosissimi erano stati i feriti. In una valutazione elaborata in anni successivi presso lo Stato Maggiore Aeronautica, sarebbe emerso che essi corrispondevano a quanto avrebbero potuto conseguire 4 passaggi reiterati di un intero gruppo da bombardamento che avesse condotto un`incursione sul campo particolarmente fortunata, al massimo del rendimento.Quella notte fra il 18 e il 19 giugno 1943,l`azione dei due arditi del Battaglione ADRA aveva, da sola compensato il fallimento dell`intera operazione di sabotaggio programmata ai danni delle basi aeree nemiche del Nord Africa."
I due arditi dopo essersi rifocillati grazie ad un pastore arabo , riprendevano la marcia ma si imbatterono in un altro arabo che dopo aver venduto loro un po` di latte a poca distanza sparava alle spalle. Scaricando l`unico caricatore per tenere a bada il pastore dovettero arrendersi alle truppe inglesi già* sopraggiunte. Dopo essere rientrati dalla prigionia, gli venne concessa la medaglia d`argento al valor militare, anziché d`oro.
Ciao

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