Ciao a tutti,oggi andremo a visitare un'opera un po inconsueta nel panorama del Vallo Alpino,si tratta della Sede di Guerra di Giaglione(TO) che se completata avrebbe dovuto ospitare il Comando della Divisione Cagliari.
Eseguirò 2 invii in modo da poter postare tutte le foto del report.
Buona visita a tutti.
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Gianfranco e Graziella
1° Invio:
VALLO ALPINO OCCIDENTALE
III° Sistema Difensivo
Valle di Susa
Giaglione
Opera in caverna
Sede di Guerra Comando Divisione "Cagliari"
Nell`ambito del progettato,iniziato e mai ultimato III Sistema difensivo in merito alla sua posizione e conseguente possibilità* di dominare le provenienze dal Monginevro,Moncenisio e Col Clapier a Susa e di conseguenza a Torino che da quest`ultima dista circa 40 km,venne decisa la realizzazione di questo vasto complesso di Opere costituito da batterie e opere in caverna Tipo 15000,fossati anticarro,ricoveri e 2 Sedi di Guerra.Se ultimato,questo sbarramento avrebbe costituito certamente un serio ostacolo a forze avversarie provenienti dalle direttrici sopracitate e dirette verso la capitale Piemontese,naturalmente dopo aver superato gli ostacoli costituiti dal I e II sistema difensivo.
L`importanza della posizione di Giaglione venne già* rilevata a fine 800 quando venne realizzato il Forte Combe(Oggetto di un prossimo reportage) mentre per quanto riguarda il Vallo Alpino venne deciso di realizzare nella zona una decina di Opere in caverna armate con mitragliatrici e pezzi anticarro,un paio di Batterie con pezzi da 75,un fossato anticarro che partendo dal Castello avrebbe raggiunto il Forte Combe e proseguito verso la SS 25.
Di tutte queste Opere programmate,nel mese di maggio 1940 venne iniziato lo scavo delle gallerie delle Opere n 7,8,26,36 e della Sede di Guerra di Giaglione(meta della nostra escursione odierna) che avrebbe dovuto ospitare il Comando della Divisione Cagliari.
Delle Opere citate quando venne decisa la sospensione dei lavori,siamo nel 1941,nessuna era andata oltre l`esecuzione dei lavori di scavo,tranne la Sede di Guerra che era stata dotata totalmente del rivestimento in muratura.
Naturalmente possiamo escludere ogni suo impiego operativo in quanto oltre al rivestimento in muratura dell`intera opera null`altro,a livello di impianti e suddivisione in locali era stato fatto.
L`unica labile traccia di un inizio di impiantistica all`interno è costituito da isolatori elettrici in porcellana presenti sulla volta del camerone.
L`opera ubicata ad una quota di circa 770 m slm a fianco della SS 25 all`inizio della Borgata Sant`Andrea di Giaglione presenta una pianta a U ed è costituita da un camerone lungo un centinaio di metri,largo circa 5 ed alto circa 4 ed è raggiungibile da due ingressi lunghi circa 16 metri,larghi ed alti come il principale posizionati ai lati E e W del camerone
L`ingresso principale E è posizionato una decina di metri più in basso dell`ingresso W e restando l`opera in piano il relativo dislivello è superato da una doppia rampa di scale in muratura per un totale di 48 gradini posizionata nel braccio di ingresso principale.
L`ingresso secondario W si diparte dall`interno di una proprietà* privata recintata per cui ne è vietato il transito anche pedonale.
A coloro che fossero interessati alla visita si consiglia una volta giunti a Susa di imboccare la strada per il Moncenisio(SS 25) e percorrerla fino a trovare sulla dx la segnaletica dell`inizio del centro abitato di Giaglione(Siamo nella frazione Sant`Andrea) e sulla sx un`area destinata a parcheggio con ottima vista sulla Val di Susa e sul Forte Combe.
Lasciate qui la vettura e di fronte a voi,sul lato opposto della strada troverete l`ingresso della Sede di Guerra.
A questo punto occorre infilarsi fra i due box esistenti fino a raggiungere l`ingresso dell`opera e iniziare la visita.
Una volta raggiunto l`ingresso W dall`interno occorre ripercorrere a ritroso il cammino e riuscire dall`ingresso E.
Non bisogna utilizzare l`ingresso W per l`uscita e neppure per l`entrata in quanto l`area di accesso al medesimo è privata e recintata.
La visita descritta è stata effettuata dallo scrivente il 6 gennaio 2010.

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