....Corazze che nel film diventano "Fasina"...
Mauro
....Corazze che nel film diventano "Fasina"...
Mauro
Oooops grazie per la rettifica!!! è parecchio che tale film non si vede in TV, si mi ricordavo il fatto che fosse tratto da Lussu ma non che si ambientasse sul monte Fior!! Ma credo, che il generale Leone (che non so se fosse veramente esistito, forse si dato che in Italia un piatto di minestra e un grado da generale non si negava a nessuno) rispecchiasse fedelmente la figura del Graziani (mi pare che quando Lussu scrisse il libro volutamente omise nnumeri di brigate e nomi veri).
Si il film all' epoca fece scalpore ed è tutt'ora (nonostante le inesattezze e il tipo di ricostruzione storica) valido nei contenuti, altro che attacchi extraterresti a suon di efeetti speciali fatti al pc! Tra gli altri buoni film da segnalare Montagne in Fiamme, e I recuperanti di Olmi (credo tratto da Il Sergente della Neve di Rigoni Stern) film Must per i nuovi recuperanti, all' epoca dava da vivere fondendolo ora collezionandolo!
Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.
Bravissimo, il primo film anni 30 "Berg in Flamm" del grande regista Luis Trenker, regista che il vero volto della guerra lo conosceva veramente avendo fatto parte come aspirante ufficiale della guarnigione del forte A.U. Verle, sui sette comuni, nei periodo dei primi micidiali bombardamenti seguiti da assalti alla baionetta degli alpini e fanteria italiana (vedi battaglia del basson).
Il secondo film, molto bello anche questo,ambientato alla fine della II guerra mondiale quando non c'era lavoro ed un vecchio recuperante che si era fissato a cercare una corazzata A.U. trasportata con gli armamenti sulle montagne del fronte vicentino. Poi alla fine la ritrovò con un giovane "apprendista recuperante" tornato dal fronte della 2^, improvvisamente trovatosi senza lavoro, senza casa e famiglia e che per ripiego aveva scelto di sbarcare il lunario aggregandosi al vecchio per recuperare il ferro e l'ottone sulle montagne. Incidenti di lavoro (leggi esplosioni) e l'amore per una giovane ragazza alla fine lo convinsero a lavorare per meno soldi in cantiere come muratore schernito dal vecchio che lo accusava di avere venduto la libertà*.
Bei film di produzione nostrana con una profonda morale e che purtroppo oggi non fanno più, ora vanno per la maggiore le americanate che conosciamo tutti.
HANDE WEG VOM LAND TIROL
Allego la foto di un mio adrian,di taglia enorme, sul quale è stato fatto a mano il numero 67 con vernice giallastra(o almeno è il colore che ha oggi).Mi sapete dire se la riga orizzontale sotto il numero aveva un significato particolare?Ma questa famosa matita copiativa,di che mateiale era fatta?Non poteva essere la classica grafite.
Immagine:
52,53*KB
VEDO TUTTO, OSSERVO MOLTO, DISSIMULO POCO!
Salve,
personalmente ho ritrovato due elmi da ufficiale che avevano il
fregio e grado inciso nel metallo, aihme' non posseggo piu' questi
elmi che ho scambiato diversi anni fa con militaria tedesca della
IIa; e' possibile pensare che questo tipo di incisioni fossero
prerogativa degli ufficiali? si e' trattato di un caso?
un saluto
Quex
Occorre molto tempo affinche' una buona idea faccia il giro della testa di un coglione.
L.F.Celine
ciao Quex
No, non penso proprio che l'incisione fosse prerogativa di alcuno. Anzi, esisteva un timbro (approntato in pochissimi esemplari) proprio per ovviare all'eterogeneità* dei fregi sugli elmi. (okkio ai falsi anche se riconoscibili...)
ciao!
Mauro
Salve,
si ma a tampone credo venisse realizzato il solo numero, o sbaglio? Mi pare di ricordare alcuni adrian con numero a tampone e corona realizzata manualmente oppure col solo numero a tampone.
Qualcuno avrebbe un'immagine di una corona realizzata col sistema del tampone?
Visto che mi sono regalato una nuova digitale, a proposito di fregi pasticciati, domani posterò la foto in un adrian con un fregio molto pasticciato da scolature di vernice nera ma che dovrebbe essere quello dei Bombardieri (o forse d'artiglieria?).
Visto che l'elmo proviene da un ritrovamento in una soffitta locale (insieme ad un tascapane, il diario del proprietario, una rivoltella mod.874, una daga austriaca, una lanciarazzi italiana e molti libretti ed appunti riguardanti i reparti bombardieri), posso assicurare che non esistono dubbi sulla assolutà* originalità* del pezzo e che conosco anche il nome dell'ufficiale che ne era proprietario.
Considerato che il ritrovamento è stato fatto in coppia, a me è toccato "solo" l'elmo, il tascapane e la lanciarazzi. I primi due pezzi sono ancora in collezione il terzo ha varcato il Tirreno[]
Saluti
dimonios
Salve,
come scritto ecco l'immagine del 15 con fregio pasticciato. E' appartenuto ad un ufficiale dei bombardieri.
Come visibile il blu horizon originale francese è riapparso dove il grigioverde ha invece ceduto! (qualità* migliore?).
Può, secondo voi, trattarsi di un fregio dei bombardieri?
Immagine:
24,64*KB
Saluti
dimonios
Ciao Dimonios, se ci sono i 2 cannoni incrociati sotto il tondino e la fiamma dritta si è un bombardiere!
Cerco "avidamente" copricapi italiani, soprattutto Alpini, ed austro-tedeschi fino al 1945 nonchè foto italiane e austriache della Zona Carnia, Alto Isonzo e occupazione austro tedesca del Friuli I° guerra mondiale, foto Alpini divisione Julia e occupazione tedesca Friuli fino al 1945.
SALVE A TUTTI, CONTINUO LA DISCUSSIONE PERCHE' DI RECENTE MI E' CAPITATO TRA LE MANI UN ADRIAN M 15 DI PRODUZIONE FRANCESE,BLU , CON INTERNO IN UN SOL PEZZO (cioe' le linguette non sono cucite) SENZA FREGIO A MASCHERINA MA CON SOLO IL NUMERO 102 FATTO A MATITA SUL FRONTALE...
HO PROVATO A FARE DELLE FOTO, MA IL NIMERO 102 RIESCO A FARLO RISALTARE.
AT-TENTI
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