Sono d'accordissimo con tutto quello che avete detto, compreso il conto alla rovescia sul governo![]()
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Io mi sono limitato a riportare quello che dice la legge attualmente in vigore (T.U. delle leggi di pubblica sicurezza del 1975) anche perchè c'è attualmente chi rischia il culetto per queste menate. Quindi se è stata ratificata una norma già* in vigore da 1941, il legislatore avrà* pensato che un qualche problema lo rappresentasse, una palla perforante o tracciante o incendiaria...
Se il problema può essere superato nel caso di una granata d'artiglieria priva del contenuto esplosivo, per il cui ripristino ci sarebbe bisogno di attrezzature reperibili solamente presso degli opifici militari, diverso è il discorso per una munizione da arma portatile, che se ci pensate bene è ripristinabile completamente, dal primer alla palla, che se perforante, anche da scavo, una volta ripulita, qualche malintenzionato potrebbe pensare male di utilizzarla in modo inappropriato! Non so se mi spiego!
Lo so che si tratta di un processo alle intenzioni, ma non dobbiamo dimenticarci la Nostra storia di questi ultimi 40-50 anni, con tutti i fatti di cronaca nera a cura di Brigate Rosse e compagnia cantante.
In attesa che qualcuno proponga di rivisitare il Testo Unico sopracitato, ci dobbiamo attenere, anche a malincuore.
Una cosa mi viene da suggerire: provare a contattare il prof. Edoardo Mori, magistrato, sul suo sito web, e porgli qualche domanda a riguardo, per capire le motivazioni che hanno portato a queste determinazioni di legge e per avere una interpretazione della norma così restrittiva per dei collezionisti, che sicuramente non sono dei criminali.
Ciao a tutti

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