La città di Verona, ricca di testimonianze di un passato militare che la vedeva tra le principali piazzeforti europee nell'800, non ha purtroppo un vero museo che esprima questa importanza. Relativamente al periodo del Risorgimento, più o meno in tutte le principali città italiane nel corso del secolo scorso sorsero musei celebrativi dell'evento fondante dell'identità nazionale, anche dove in realtà la partecipazione diretta fu minima. Verona non fece eccezione alla regola, anche se paradossalmente potrebbe essere considerata la città più austriacante e refrattaria agli ardori risorgimentali di tutto il Regno asburgico Lombardo-Veneto, per quanto vi fu ovviamente una piccola aliquota di rivoluzionari, cospiratori, mazziniani, volontari garibaldini ecc. anche qui...
Il locale Museo del Risorgimento fu inaugurato solennemente nel 1938, in piena Era Fascista quindi, integrando anche alcune collezioni private e una piccola saletta tematica già aperta nel Museo Civico dal 1906. Ebbe vita breve e travagliata, in linea con il carattere contraddittorio del Risorgimento a Verona. Chiuso allo scoppio della 2° G.M., verrà riaperto nel 1953 per essere nuovamente chiuso nel 1957 causa carenza di fondi e necessità di restauri. Verrà riaperto l'ultima volta nel 1966, per essere definitivamente richiuso nel 1972, sempre per carenza di fondi e personale nonchè scarsità di visitatori, quando si decise di destinare tutte le sale di Palazzo Forti che lo ospitavano alla più redditizia Galleria d'Arte Moderna.
Da allora i cimeli sono imballati nei depositi del Museo di castelvecchio. Una piccola selezione è stata esposta in mostra l'anno scorso in occasione del 150°. Sull'onda di queste celebrazioni il Comune di Verona ha ora deciso di ripristinare, seppure solo "virtualmente" sul web, lo sfortunato museo che conta più di 2000 oggetti, soprattutto documenti cartacei ma anche qualche arma ed elementi di militaria. Iniziativa lodevole che si spera continui nel tempo. L'indirizzo è il seguente:
http://museorisorgimento.comune.verona.it/
Rispondi citando
