Sempre di Fritz Weber "Tappe della disfatta" della Mursia, quello che ho fatto io con questo libro, mi sono recato al forte Verle e con il libro in mano ho letto la parte riguardante la permanenza di Weber nel forte e stata una grandissima emozione. Da far venire la pelle d'oca. Forse per questo ed altri motivi riesco a commuovermi parlando di Forti. E nel lontano 1993, scrivendo una parte dei commenti per la nuova "Guida ai forti degli altipiani" mi scaturirono questi pochi versi, che descrivono il mio stato d'animo :
".......sembra di tornare indietro nel tempo e di rivivere in quei luoghi l'immane tragedia di cui queste opere furono protagoniste, assieme a quei soldati che in queste "corazzate" di cemento ed acciaio vissero ed anche morirono per un "patria" forse troppo lontana........"
Andrea Forte149

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