Credo che la formula "incontro conviviale informale" sia quella ideale per avere l'opportunità* di parlare e, soprattutto, ascoltare questi reduci. Portarli in manifestazioni pubbliche come delle fiere, qualsiasi esse siano, li espone a forti rischi di strumentalizzazioni politiche o semplicemente a relegamento di semplice "reliquia vivente" che sicuramente non è quello che si va cercando. Ricordiami che a queste fiere girano sempre "giornalai" di dubbia moralità* intellettuale che non aspettano altro che qualcuno faccia l'ingenuo passo falso per poterci costruire sopra un bel servizio "ad hoc".