Il mio caro nonno mi raccontava di quella volta che insieme ad altri due Kaiserjager usciti dalla trincea come gia altre volte gli era capitato, e cominciato a tagliare il reticolato furono investiti dallo scoppio di una bomba e che fu sepolto a testa in giù, riuscendo poi a liberarsi, dopodichè si mise alla ricerca dei suoi compagni che trovò dilaniati dallo scoppio. Uno di questi era di un paese vicino al nostro e ci vollero tanti anni prima che trovasse il coraggio di andare a raccontare ai suoi genitori che il figlio non era disperso ma era morto proprio vicino a lui nel tagliare reticolati.
Raccontava poi di essere stato in Transilvania più conosciuta come il Regno dove visse Vlad l'Impalatore. In quel periodo il nonno veniva impiegato come truppa di occupazione e diceva che la gente era buona ma sempre affamata, non meno lo erano loro, i soldati dell'Imperatore. Fu proprio li che lo accolse l'armistizio e dovette rientrare in Tirolo, anzi lui lo chiamava Sut Tirolo in quanto diceva che il Tirolo si identificava con il Nort Tirolo che dal Brennero arrivava a Kufstein e il Sut Tirolo che dal Brennero arriva a Borghetto.
Comunque ritornò a casa sano e salvo dopo aver nella maggior parte coperto il tragitto a piedi o su qualche carro di fortuna.
Altro ancora Vi racconterò. Abbiate pazienza, ma è un'aneddoto molto ma molto particolare...
perchè non mi mancano le parole, ma è qualche cosa che fa pensare e che tocca il credo di ogni buon soldato e intanto provate a immaginarvi cosa può fare un soldato che da anni non vede la sua famiglia e per la sua famiglia decide di rischiare il tutto per tutto, anche la corte marziale. Il Mio nonno ha rischiato e gli è andata bene.
Ma Vi racconterò.

El Tiroles