Gli scarponcini in questione sono dei perfettamente regolamentari M29 destinati
alle truppe alpine, e devono costruttivamente essere fatti in questa maniera,
ne ho ben due paia in collezione un paio marroni identici a quelli fotografati
ed un paio anneriti e modificati con l'aggiunta di una protezione di pelle anteriore
per non mandare la neve sui lacci.
Differiscono dal M32 destinato alla truppa proprio per la presenza del contrafforte
posteriore rinforzato, della regolamentare chiodatura pesante, della doppia cucitura
rinforzata sulla tomaia, ed è vero che sono stati utilizzati
a consumazione nel dopoguerra, ma questo esemplare è sicuramente d'epoca
visto anche il bollo tondo all'interno, ed il timbro della taglia 28=42.
Anche su Uniformi & Armi quelli fotografati da Caimi sono identici,
ed anche sul libro di Robert Fisch, l'esemplare conservato al museo di West Point,
è identico. (quelli come sappiamo sono prede belliche prese per essere studiate).
Non sono andato a leggere cio che dice il Viotti, ma tutte le foto degli esemplari d'epoca
compresi quelli sul N°1 di uniformi e armi e sui vari numeri di Militaria Magazine sono identici.
Non capisco dove sta il problema su queste calzature.



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