I soldi muovono il mondo :-)Originariamente Scritto da cocis49
Quando venne deciso il quarto prestito vennero detassate le pubblicità*, e questo permise alle banche di accedere a tutti i tipi di pubblicità* (volantini, cartelloni e cartoline) a costi molto più bassi.
Merita un discorso a parte l'abbondanza di cartoline per il VI prestito. Infatti le banche avevano il rischio di dovere sottoscrivere forzosamente l'importo che non fosse stato sottoscritto dai cittadini.
C'è una cartolina del VI prestito che raffigura un uomo che nasconde del danaro in un materasso (didascalia: "ruba a se stesso chi nasconde oggi i denaro") che riporta una scritta fin troppo chiara:
"Il Governo ha stabilito che: se il Prestito Volontario non darà* la somma necessaria si dovrà* decretare il Prestito Forzoso".
E' evidente che è improbabile che il prestito forzoso venisse richiesto ai cittadini, ed è un chiaro monito alle banche affinchè collochino la maggior quantità* di cartelle, pur offrendo nel VI prestito condizioni economiche peggiorative rispetto a quelle del V prestito.
Consideriamo anche che le banche avevano lavorato ben poco con le aziende durante la Grande Guerra, perchè i grandi gruppi industriali erano tutti impegnati nell'industria bellica, e ricevevano le anticipazioni direttamente dallo Stato rendendo superfluo l'intervento delle banche.
Con la fine della guerra e con l'auspicabile ripresa dei consumi le banche avrebbero presumibilmente ricominciato a lavorare con le aziende, ed avevano quindi bisogno di mantenere una elevata liquidità*.
Ci fu chi "prese la scorciatoia" e si comprò direttamente la banca per garantirsi i finanziamenti necessari. Un esempio fu il Credito Italiano, seconda banca italiana, che subì una scalata ostile (riuscita) da parte degli Agnelli.



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