Mi piacciono moltissimo questi documentari, li guarderei per ore di seguito!![]()
Avete notato come prima dello stampaggio le lastre di acciaio vengono immerse nel sego fuso?
Ho imparato il lavoro da mio padre che insieme ai fratelli aveva un'officina di stampi e stampaggi e conosco bene quelle procedure, antiquate ma adoperate fino a qualche anno fà* dai vecchi artigiani del ferro!![]()
Come avrete notato dell'azione di imbutitura non si vede niente perché il pezzo in lavorazione è coperto dal "premilastra", anello di acciaio caricato con forti molle che serve a tenere la lamiera distesa e frizionata a dovere mentre il maschio scende.
Altra cosa, si vede come al primo passaggio venga ottenuto un "catino" piuttosto ampio e basso. Questo perché è impossibile ottenere la forma definitiva in un unico colpo, la lamiera si stressa e si incrudisce diventando fragile e sottile generando vistosi strappi nella cupola.
Occorre una ricottura per rendere plasticità* al materiale, il successivo passaggio sarà* in una femmina di diametro minore in modo da lavorare sulla parte centrale ancora spessa e far si che con la costrizione i fianchi non perdano spessore, anzi ne guadagnino un pò a tutto vantaggio della robustezza.
A fine lavoro rimane un bordo di materiale in eccesso (lo sfrido) che verrà* eliminato con un'apposito stampo a tranciare.
Nel video hanno invertito due fasi di lavorazione, gli operai con il martello e l'incudinetta seguono quelli che con la "bordatrice" piegano all'interno la tesa di lamiera. Siccome questa macchina non può piegare di 180° il materiale la chiusura definitiva viene fatta con delle martellate ben assestate!
A fine ciclo di lavorazione viene eseguita la "tempera" portando al calor bianco gli elmetti e facendoli cadere nell'olio apposito. Vigarantsco che il fumo che si genera non è per niente salubre e starci per dei mesi a contatto non deve allungarti la vita...![]()
Ottima idea quella di centrifugare i pezzi per scolarli meglio dall'olio che verrà* poi lavato con la trielina... come facci a saperlo? Mio nonno ha lavorato per anni al reparto verniciatura della Fiat a Firenze e faceva proprio quel lavoro con la trielina riscaldata, infatti poi non ha fatto una bella fine....![]()
Ultima nota: dei miei zii, compreso mio padre, nessuno conta fino a dieci... lavorare con quelle macchine per una vita non è cosa facile.![]()
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