Oggi parleremo del modello del biplano aerosilurante monomotore inglese Fairey Swordfish della ditta TAMIYA.Prima però alcune note storiche: nato come progetto di aerosilurante dalla FAIREY AVIATION nel 1932, pr poi proporlo all'aviazione della marina di Sua Maestà*.
Era costruito con una struttura tubolare a tralicci metallici e rivestito di tela, aveva ali ripiegabili verso dietro per facilitarne lo stivaggio a bordo delle portaerei mentre il carrello poteva essre sostituito da galleggianti.
La propulsione era affidata ad un radiale BRISTOL PEGASUS da 690 Hp 8nella prima serie) azionante un'elica tripala metallica a passo fisso.
L'equipaggio era formato da 3 persone nelle azioni di ricognizione e 2 in quelle di siluramento.
L'armamento difensivo consisteva in una mitragliatrice posizionata in caccia e sparante sincronizzata attraverso l'elica, e un'arma brandeggiabile a disposizione dell'osservatore; quello di caduta era composto da 680 Kg di bombe o un siluro da 730 Kg oppure 8 razzi posizionati sotto le ali.
Lo0 Swordfish Mk.1 venne consegnato a partire dal febbraio 1936.
Allo scoppio delle ostilità* questo velivolo era operativo su 13 unità* e cinque portaerei della Royal Navy: Ark Royal, Courageous, Eagle, Glorious e Forious.
Nonostante si trattasse di un velivolo absoleto e lento si dimostrò essere uno dei migliori aerosiluranti della seconda guerra mondiale.
Tra le operazioni più importanti; l'attacco alla flotta italiana a Taranto 10-11 novembre 1940 e la caccia alla corazzata Bismarck dove risultò determinante per il suo affondamento, il danneggiamento e la messa fuori uso del timone ad opera di uno Swordfish.
L'impiego come aerosilurante si protrasse fino ai primi mesi del 1942 poi gli Swordfish vennero destinati alla lotta antisom da bordo delle portaerei che scortavano i convogli in Atlantico e anche in questo ruolo si rilevarono particolarmente efficaci.
NOTE TECNICHE:
Apertura alare m. 13,87
Lunghezza m. 11,07
Altezza m.3,91
Peso massimo al decollo Kg. 4190
Velocità* massima Km/h 224 a 1450 m. di quota
Tangenza massima m. 3260
Autonomia Km 879
Due immagini tratte da " Tutti gli aerei da combattimento della II guerra mondiale " di Angelucci e Matricardi edito da " Fenice 2000 "
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