
Originariamente Scritto da
marpat
quello lì è un lacrimogeno di plastica da sparare con moschetto 91, allora in dotazione dei reparti mobili durante gli impieghi in O.P. (Ordine Pubblico). Uno su dieci, pur se regolarmente sparato dal moschetto, non si accendeva o si accendeva con forte ritardo. Questo comportava che spesso i rivoltanti restituivano al mittente il fumoso omaggio. Parlo per esperienza..... non si poteva entrare dentro i VTC (quei strani carri armati gommati a 6 ruote) o le vecchie buone campagnole HTL che contenevano almeno una sacca di tela contenente (mi sembra) otto lacrimogeni inermi. A questi veniva avvitato in coda un tubo di lancio con alette stabilizzatrici. In ultimo vi era sulla culatta un tappo di plastica bianca con linguetta. Tiratolo via, al suo interno conteneva una cartuccia priva di palla per il moschetto 91 che sarebbe servita per accendere la miccia e lanciare l'ordigno. Questo, dopo il lancio, già* infiammato dalla cartuccia, dopo circa 10 secondi si infuocava squagliandosi quasi del tutto.
Il moschetto 91, per poter ospitare sulla punta della canna il lacrimogeno, veniva corredato dal cosidetto "tromboncino". Un arnese in acciaio balistico con due cerniere. Aperte queste, andava ad incamiciarsi appunto all'altezza del mirino, Poi il tutto veniva stretto alla canna ripiegando queste due cerniere e bloccando il tutto con una vistosa leva a morsetto.
Il problema erano appunto quei fatidici 10 secondi... Giudicati in seguito troppo lunghi per l'impiego e la loro funzionalità*. Bellissima foto... complimenti