E' una domanda che mi sono posto spessissimo anche io, ed è insieme strano che non si riesca a leggere da nessuna parte una risposta certa, definitiva e dettagliata: purtroppo i testi di militaria tralasciano o danno per scontato particolari come questi...
Eppure probabilmente basterebbe fare un po' di ricerca storica sui regolamenti dell'epoca, sugli inventari di commissariato militare ecc. : almeno qualcuno ne sarà* sopravvissuto ai giorni nostri, no? Va bene che la situazione degli archivi storico-militari italiani è purtroppo disastrosa sia per totale confusione, sia per inagibilità*, a differenza di altri paesi europei, come mi hanno confermato persone che hanno provato a svolgere un minimo di ricerca presso quegli enti, relativamente alla storia delle fortificazioni.
Tra l'altro questi dettagli potrebbero spiegare la maggiore o minore sopravvivenza ai giorni nostri di certi modelli di uniformi rispetto ad altri, diffusione che si spiega anche con il fatto che un' uniforme completa, o almeno alcune parti di essa potrebbero essere state lasciate appunto al militare di leva una volta congedato.

In ogni caso, almeno per il periodo del '800 ma anche dopo il discorso va differenziato ovviamente per quanto riguarda ufficiali di complemento e sottufficiali da una parte, che penso avessero pieno titolo di proprietà* personale delle divise usate anche una volta dismessi dall'esercito, e i militari semplici/graduati di leva che servivano per un periodo di solito piuttosto lungo, almeno 2 o 3 anni: tra l'altro sarebbe interessante sapere nell'arco di questo tempo di servizio se e quante volte l'uniforme venisse sostituita integralmente o in parte.

A proposito di divise sostituite, so per certo che nell'esercito austriaco in epoca risorgimentale (quindi fino al 1866 la cosa riguardava i militari lombardo-veneti) la stoffa dei pantaloni in panno di lana di colore azzurro, logori e quindi sostituiti, dell'uniforme di fanteria, era reimpiegata per la fabbricazione della bustina, nel medesimo colore, dell'uniforme da fatica.
Quella era un epoca in cui non si buttava via niente...
Allo stesso modo, di sicuro sempre nell'esercito asburgico nella stessa epoca, ai militari che svolgevano servizio di leva per 2-3 anni e che subito dopo venivano messi in congedo, ma che erano comunque richiamabili in qualsiasi momento per molti anni successivi, sia per svolgere esercitazioni sia in caso di crisi internazionale (il servizio militare aveva durata teorica sugli 8 anni), venivano lasciati vari elementi dell'uniforme tra cui le scarpe e il copricapo: probabilmente le stesse pratiche erano in uso anche nell'esercito italiano e degli altri paesi europei.