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Discussione: [TRENTO] Forte Sommo Alto (Folgaria).

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    Angry [TRENTO] Forte Sommo Alto (Folgaria).

    [justify:266yj6k7]Volevo presentare qualche foto scattata la scorsa estate quando sono tornato a Forte Sommo Alto, una delle opere della famosa cintura fortificata degli altopiani di Lavarone e Folgaria in provincia di Trento, protagonista della guerra dei forti contrapposti durante il primo anno di guerra, tra il maggio del 1915 e il giugno del 1916.
    Forte Sommo fu costruito dall'Impero Austro-Ungarico tra il 1910 e il settembre 1914, a 1613 m. di quota, a Sud di Folgaria, e aveva il compito di controllare la Valle dell'Astico verso il confine italiano. Concepito dall'inizio come forte intermedio per coprire l'intervallo tra le 2 più importanti opere di Forte Serrada a Ovest e Forte Cherle/San Sebastiano a Est, era minore in dimensioni e armamento rispetto alle altre fortezze del gruppo. Anche dal punto di vista ingegneristico era anomalo in diversi particolari. Per motivi di contenimento dei costi non furono costruiti qui i consueti fossati frontali nè cofani di controscarpa, la struttura era costituita da un blocco principale rettangolare in cemento armato che raggruppava sia i locali di alloggio e i servizi, sia le 2 torri corrazzate degli obici e gli osservatori. Da questo blocco principale si dipartivano dei piccoli fortini avanzati collegati tramite lunghe poterne sotterranee. In questo il forte anticipa i concetti delle opere come la Linea Maginot e il Vallo Alpino.
    L'armamento è ridotto rispetto agli altri forti del gruppo, consistendo in 2 soli obici da 100 mm in cupole corazzate girevoli tipo M.09. Inizialmente era stato progettato di aggiungere 2 cannoni da casamatta da 60 mm, che poi furono invece scartati in fase di realizzazione. La difesa ravvicinata era affidata a 18 mitragliatrici Schwarzlose 07/12 suddivise nel blocco principale e nei fortini avanzati. Il forte era comandato da un capitano dei Landesschutzen, Rudolf Kalifius. Dal maggio 1915 per tutto il primo anno di guerra l'area del forte fu bombardata da circa 1400 granate italiane di grosso calibro, reggendo bene comunque alla prova del fuoco grazie alla sua struttura scaglionata in opere di piccole dimensioni difficili da colpire direttamente. Il momento peggiore lo visse quando, il 30 agosto 1915, un colpo da 280 mm colpì l'avancorazza di una cupola-osservatorio, ferendo gravemente un artigliere e uccidendo un telefonista.
    A causa delle difficoltà nei rifornimenti attraverso la strada di accesso principale del forte, costantemente sotto il fuoco di disturbo a shrapnel italiano, durante la guerra fu scavata una galleria di accesso alternativo defilata sotto la roccia, tutt'ora in buona parte percorribile.
    Caduto in letargo dopo la Strafexpedition del 1916 e il conseguente sbalzo in avanti austriaco, al pari delle altre opere del gruppo il forte venne nei mesi successivi, tra l'estate 1916 e i primi mesi del 1917, perfettamente restaurato dai danni subiti dai bombardamenti e rimesso in piena efficenza, visse infine il suo ultimo momento di gloria negli ultimissimi giorni di guerra, a inizio novembre 1918, quando la ormai ridotta guarnigione sparò per l'ultima volta con gli obici contro le avanzanti truppe britanniche nel tentativo di rallentarle per consentire il ripiegamento austriaco.
    Dopo la guerra fu sottoposto alla solita devastazione per il recupero dei metalli negli anni '30, anche se fortunatamente, a differenza di altri forti, la copertura non fu fatta saltare con gli esplosivi, per cui oggi si presenta un po' meglio degli altri. Inoltre a partire dagli anni '80 è stato liberato dalle macerie e valorizzato, per cui la visita oggi si rivela interessante e suggestiva.

    La guarnigione del forte a inizio guerra, maggio 1915:
    personale di artiglieria: dal 6° battaglione Festungsartillerie (Artiglieria da fortezza), reclutato nel Tirolo e nella regione di lingua polacca di Cracovia e Przemysl: 3 ufficiali, 85 artiglieri
    personale di fanteria da montagna: dal I° reggimento Landesschützen Trento, reclutato nel Tirolo e Trentino: 1 ufficiale (il comandante del forte) e 50 uomini.
    Più personale vario del Genio Zappatori, Telefonisti-Telegrafisti, di Sanità e Attendenti per gli ufficiali.[/justify:266yj6k7]
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