Citazione Originariamente Scritto da cacciatore di draghi
ciao Bacchiola,
probabilmente sto interpretando male la tua risposta, ma mi sembra di capire questo: i singoli pezzi erano collegati con la direzione di tiro solo attraverso una rete telefonica attraverso la quale venivano imparti gli ordini e le coordinate dei bersagli.
Però mi risulterebbe di aver letto che alcune centrali di tiro erano collegate alle varie bocche da fuoco e regolavano elettricamente alzo e brandeggio.
probabilmente -e sempre se non ho sbagliato- potrebbe trattarsi di qualcosa attinente i 90/53 e le centrali BSG??

grazie e ciao
M
Ciao,
non hai interpretato male la mia risposta.. in questo caso siamo davanti ad opere progettate nella seconda metà* degli anni venti dal Marigenimil e costruite in un lasso di tempo che va dalla fine del decennio alla prima metà* di quello successivo..
dunque non esisteva alcun sistema centralizzato per la direzione del tiro e tantomeno per il brandeggio dei pezzi..
il 90/53 Dif.Ter. con motori elettrici e sistema automatico di tiro, asservito da centralina e radar, è un sistema d'arma del dopoguerra.. il pezzo conservato a Punta Falcone, presso la Sommi Picenardi, è per l'appunto in questo tipo di configurazione.
Durante la guerra tutto ciò che si potè fare, a quanto mi consta, fu la trasmissione speditiva dei dati dalla centrale ai pezzi, in maniera automatica, elettricamente.. ma alzo e brandeggio, ed ovviamente il fuoco, erano comunque affidati all'armamento del pezzo in manuale..
Riguardo le altre immagini Chobin potresti farmi uno schizzo della posizione del locale da te esplorato in relazione alla linea pezzi?
Un caro saluto,
GpV