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Discussione: Pipa pfaifen 4°art. " La pipa dell' inglese"

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  1. #1
    Utente registrato L'avatar di bodeo67
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    Pipa pfaifen 4°art. " La pipa dell' inglese"

    In anteprima per i miei nuovi amici di WORLD WAR il nuovo mio ultimo articolo, che ancora non è uscito su cimeetrincee causa problemi on the web.
    Buona lettura.

    La Pipa di John

    Come già* vi avevo anticipato nell`articolo precedente sono riuscito a contattare la persona indicatami da James, che ha trovato la pipa sull`altipiano di Asiago.
    L`incontro anche se non dal vivo è stato molto proficuo con Giacomo mi sono trovato fin da subito, sintonizzato sulla stessa frequenza d`onda.
    Come richiesto mi ha mandato una descrizione delle modalità* del ritrovamento e delle foto dell`oggetto.
    Vi allego le sue parole integrali perché originali e piene di pathos.
    Mi ha fatto molto piacere redigere questo articolo in quanto; ho conosciuto Giacomo e inoltre abbiamo inserito un altro tassello in questa interessante ricerca delle pipe emerse dal fronte. La maggior parte delle pipe qui trattate provengono da zone di combattimento e scusate se è poco.
    Per chi come me, Giacomo ed altri amici, ha trovato manufatti di questo tipo è come ridar vita al ricordo di una persona che non c`è più e che sicuramente in quel luogo ha sofferto.

    Il Racconto di Giacomo (non ricorda le stagioni di Giacomo del buon Stern ?)

    Ciao Marco,
    innanzitutto volevo farti i complimenti per la tua rubrica sulle pipe: molto interessante e divertente! il "ritrovamento zero" poi è veramente fantastico!
    per oggi ti scrivo solo la storia del ritrovamento perchè avendo la pipa a casa di mio padre stasera non riesco a farti le foto...ti aggiungerò poi anche la foto di una pipa au di ceramica con un bellissimo disegno che però ho comprato e che ho completato con il boccaglio e il tubo di legno, si tratta comunque di materiale da scavo (rinvenuta nei pressi del forte del Dossaccio, Val di Fiemme), altrimenti non l'avrei comprata essendo che a me piacciono solo gli oggetti o di scavo o comunque ruspanti, tipo da soffitta, dei fondi di magazzino assolutamente privi di storia non so cosa farmene a parte qualche piccolissima eccezione.
    Ordunque, era l'estate del 2008, a Settembre precisamente, ed ero andato sull'Altopiano di Asiago per prendermi 3 giorni di scavo prima dell'inizio delle scuole. C'ero già* stato a Giugno assieme a mio padre, ma non avevo trovato nulla di che, a parte uno stokes che per ovvi motivi non ho potuto portare a casa. Era il secondo giorno di ricerca e il nostro territorio di caccia (che era giusto a un centinaio di metri dal nostro albergo) erano i boschi della parte "bassa" dell'altopiano, per intenderci la parte più collinare che montuosa. Questa zona fu interessata sia dalla presenza delle truppe italiane, sia da quelle inglesi e lo testimoniavano i numerosi colpi per Enfield che avevo trovato la mattina. Dopo una mattinata assai scarna, con appunto solo i colpi dell'Enfield degni di nota; dopo aver pranzato riprendemmo la ricerca. Passiamo una strada forestale e ci addentriamo nel bosco, ed ecco che il metal inizia a suonare e scava e scava: scatolette, scatolette e scatolette, oltretutto in condizioni pietose. Raggiungo allora una piccola cunetta e il metal suona nuovamente: sarà* l'ennesima scatoletta anche perchè la suonata è molto simile alle altre, per fortuna questa volta però non essendoci alberi vicini non vi erano radici e si scavava benissimo. Essendo che la terra non veniva su a zolle, ma era molto farinosa, ecco che vedo un blocco marrone scurissimo che esce dal buco. Il mio primo pensiero fu che fosse un pezzo di legno marcescente, ma sempre dare un occhio a ciò che si tira fuori. Lo prendo dunque in mano e noto che è duro. Inizio a pulirlo dalla terra e vedo che il suo colore diventa arancione e capisco che è di terracotta e inizia a venire fuori una faccia incisa. Sopra alla faccia un colbacco con un bel buco alla sommità*...Mazza è una pipa! Ed esplodo in una grassa risata di soddisfazione, in particolare guardo mio cugino (che era venuto con me e mio padre in questi 3 giorni) che il giorno prima aveva trovato un bellissimo pezzo di legno dalla lunghezza inferiore ai 10 cm con conficcate due pallottole di Carcano, come a dire:"ahaha il pezzo migliore adesso l'ho trovato io!". Resta però un dilemma: come ha potuto un oggetto di terracotta suonare al metal detector? Provo allora a passare la pipa sotto la piastra e sento che non suona, allora continuo a scavare: giusto pochi cm più in sotto c'era una capsula di detonazione (ovviamente sparata) di un bossolone d'artiglieria inglese! "Wow, che fortuna!", penso "se non ci fosse stata quella capsula lì probabilmente nessuno avrebbe mai trovato questo oggetto, sono proprio stato baciato dalla fortuna!".
    Inizio a fare delle ipotesi riguardo alla nazionalità* del soldato che fumava con questo oggetto e la mia prima ipotesi fu: "visto il soggetto tipicamente dell'Europa dell'est (un uomo con un colbacco e addirittura con due orecchini, sembra quasi uno zingaro) è russa". A questo punto come può essere arrivata fino in Italia? Inoltre non mi era mai giunta voce che sull'altopiano avessero lavorato dei prigionieri russi, dunque:"questa pipa apparteneva a un reduce del fronte orientale che l'aveva presa a un prigioniero o a un caduto dello schieramento avversario per la sua bellezza e che, dopo la chiusura di tale settore nel 1917 è venuto a combattere in Italia". Così per me il tutto era spiegato.
    L'ho fatta poi vedere a James, che poi l'ha fatta vedere a te che hai svelato l'arcano!
    L'unico mio dilemma è: è lecito parlare di metal detector o è meglio omettere la cosa? aspetto con ansia una tua risposta per eventualmente modificare un po' la storia, appena riesco ti mando le foto, ciao!!!




    Vi riporto la risposta del ns. consulente che ha valutato il pezzo:

    Purtroppo mi spiace deludervi ma la pipa non è di fattura inglese.
    Sicuramente fine 800 inizi 900.
    Molto probabilmente e di origine italiana. Ne venivano prodotte in gran quantità* sia nel Ferrarese che in quel di Bassano del Grappa.
    Intanto ti mando dei parenti più o meno lontani della pipa in terra rossa
    di cui mi hai mandato la foto (davvero carina). Se l'amico fosse mai
    propenso a fare scambi, ben volentieri gli offrirei diverse cosucce. Se
    invece preferisce tenersela, ..... ha tutta la mia comprensione.

    Per cui chissà* la pipa potrebbe essere stata persa da chiunque boscaiolo cacciatore, fungaiolo, non necessariamente da un soldato inglese o italiano.
    Però a me e anche a Giacomo piace immaginare (cosa comunque plausibile)che l`abbia persa John soldato del B.E.F. (British Expeditionary Force Italy, XI corpo d'armata che l`aveva acquistata in una licenza a Bassano o Marostica. Ci piace anche pensare che John, una volta tornato a casa sua abbia, davanti al camino, raccontato ai suoi nipotini della sua esperienza italica fatta di treni, case, focolari, polenta, vino, pipe e trincee.

    Naturalmente ho comprato subito da Vittorio la pipetta FBC simile a quella di Giacomo, in quanto sto incominciando a collezionare le differenti tipologie di pipe 1g.m. trovate sul campo, inoltre i prezzi sono molto più abbordabili di quelle di porcellana, parliamo dai 20 ai 25 euro dipende poi da disegni modelli accessori ecc.ecc.

    OK signori con questo direi che ho concluso, devo recarmi in cucina stasera è la vigilia abbiamo ospiti a casa.
    Ho scelto il nome di John pensando al figlio di Kipling R. (quello di "Il libro della giungla") che da questa schifosissima guerra non è più tornato, ne ritrovato, aveva 18 anni. se non l`avete già* fatto leggetevi "Se"
    http://www.piuchepuoi.it/se_kipling.php

    Grazie Giacomo !

    Ci sentiamo alla prossima ciao Marco
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    Un riflettore di là mette un mare nella nebbia G.U.

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