La Turchia, dopo la sua catastrofe nella WW1, non fu coinvolta nella WW2, sebbene
propendesse alternativamente per gli Alleati e per l'Asse mantenendo una specie di semi-neutralita'.
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Atatürk morì il 10 novembre 1938. Dopo la morte il corpo fu trasportato temporaneamente ad Ankara e dopo, nel 1953, portato in un mausoleo su di una montagna nei pressi della capitale. La stabilità della nuova repubblica è evidente se si osserva la tranquillità della successione presidenziale. Il giorno dopo la morte di Atatürk infatti, la Grande Assemblea Nazionale elesse il suo principale luogotenente, İsmet İnönü presidente, mentre Celal Bayar, che nel 1937 era succeduto a Inönü come Primo Ministro, continuava a ricoprire quella carica.

La Turchia di İnönü, durante la Seconda guerra mondiale decise di mantenere una politica di stretta neutralità a meno che i suoi interessi vitali non fossero stati minacciati, così il 18 giugno 1941, quattro giorni prima dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, firmò un trattato di non aggressione con la Germania nazista. I successi delle forze dell'Asse aumentarono la simpatia verso queste anche nei circoli ufficiali . Nonostante ciò la Turchia non permise mai a navi, aerei o navi di passare per i territorio o le acque del proprio stato, e la Convenzione di Montreux (riguardante il passaggio per gli stretti e le acque territoriali), fu applicato in modo scrupoloso.

La Turchia ruppe le relazioni diplomatiche con la Germania nell'Agosto del 1944 e nel febbraio del 1945 dichiarò guerra a Germania e a Giappone, condizione necessaria per partecipare alla Conferenza di San Francisco dell'Aprile 1945, dalla quale nacque l'ONU e della quale la Turchia risultò così il cinquantesimo membro.


PaoloM