Cari amici,
anni fa ho girato parecchio sui monti di quella che era la Venezia Giulia ed ora posso dare qualche informazione stimolato dagli interessanti articoli di Oklahoma sul Monte Lainar e Javorca. A partire dal 1933 per la Guardia Alla Frontiera (non gli Alpini) furono costruite delle complesse fortificazioni su tutto l`arco della frontiera, dal confine con la Francia, verso l`Austria e, quello che più interessa a noi, verso la Jugoslavia, da Tarvisio fino a Fiume. Di tutti questi lavori rimangono enormi ed interessantissime tracce che si trovano o negli Archivi del nostro Esercito, per chi ha pazienza, o, come ha fatto Oklahoma, gironzolando per i monti.
Dei complessi che l`amico ha trovato, io credo, a memoria, ne esistano una trentina nella nostra zona. Proprio là vicino, dall`altra parte della valle di Piedicolle sul Porsenna (Porezen) si cono i resti di alcune caserme simili a quelle del Lainar, ed altre simili si trovano nella zona del Passo del Bogatin che divide la valle del Lago di Bohini da quello del Monte Nero. Qui c'è un interessantissimo museo di opere italiane, a cominciare dal rifugio in fondo alla valle Lepena che forse ancora oggi ha gli scudi blindati sulle finestre, alla meravigliosa caserma in pietra bianca con torri rotonde agli angoli poco sopra il Lago Nero, ai bunker nella zona del passo che all`interno conservano ancora le iscrizioni in italiano e, un po` più in là alla Grande Caserma Morbegno sotto la parete occidentale del Tricorno.
A questi vanno aggiunti alcune centinaia di strade militari tuttora ben percorribili con le caratteristiche pietre miliari ancora oggi nel visibili nella zona del Monte Nanos, a sud di Postumia e soprattutto attorno al Monte Nevoso. Oggi ho fatto un giretto sul Nanos perché ricordavo che sulla strada (costruita sicuramente nel 1936) c`era un cippo che indicava che i lavori erano stati fatti dal Genio Italiano, ma purtroppo è scomparso, forse al suo posto è stato sistemata una targa dedicata ai caduti partigiani. Alla fine della salita c`è un edificio che tanti anni fa ricordavo semidemolito e che oggi è stato ricostruito ed è diventato un rifugio.
Ve lo propongo come campione di quelli che costruiva il nostro esercito perché dovrebbero esisterne altri simili, per esempio, restando nella zona di Oklahoma, mi dicevano che il rifugio sopra il Razor, a N-E di Tolmino, fosse un ex caserma italiana.
Mi pare di essermi dilungato molto, per cui chiudo ed "Alla prossima"
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