Ciao Corrado
Sì, grazie alla collaborazione della Luftwaffe, Royal Air Force e ambasciate estere, autorità* italiane, con qui il consiglio dei Romagna Air Finders è in continuo contatto e che ci seguono nei recuperi, in poco tempo si riesce a dare l'identità* al pilota ed organizzare poi la cerimonia in onore, anche se, una cerimonia la fecero già* a quei tempi, ma nella bara non c'era nulla, perche il corpo, anche se dilaniato era (e per molti è) ancora la sotto. Nella bara mettevano qualche pezzetto che trovavano in superficie prima di chiudere il buco creato dallo schianto e per simulare il peso, nella bara, di solito aggiunggevano sacchi di sabbia.

Non riesco ad immaginare lo stupore e incredulità* dei parenti nel ricevere la telefonata di un ufficiale che dopo essersi presentato e spiegato brevemente l' evento del recupero per poi dire che sono stati ritrovati i resti ancora dentro il velivolo...

Personalmente ho conosciuto i famigliari dei due piloti A.N.R. Il Sergente Maggiore Alverino Capatti e il Ten. Giovanni Battista Boscutti... Ascoltarli mentre ci parlano della vita privata
di questi aviatori, ti mostrano le foto della loro vita trascorsa, i loro effetti personali, ti fanno leggere le loro lettere, mentre sei consapevole che qualche giorno prima, con il gruppo, hai affondato le mani nel fango per tirarli fuori, la nostra reazione in quei momenti è un groppo alla gola...una forte emozione, che ci rende orgogliosi di quello che facciamo.
Ciao