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Il Semovente da 75/18 è stato costruito su scafo M40, M41 e M42 (il tonnellaggio non veniva più espresso già dal 1941 per motivi di riservatezza)
I semoventi vennero distribuiti fino alla primavera del '43 esclusivamente ai gruppi d'artiglieria semovente corazzata, non ai reparti corazzati, non alla fanteria.
Dalla primavera del '43 l'ordinamento dei btg. Carri M, prevedeva addirittura due cpg. semoventi e una cpg. carri.
La granata EP non è propriamente una carica cava, ma tende ad essere più un proiettile a schiacciamento d'involucro, secondo la teminologia anglosassone HESH/HEP. Risultò efficace contro quasi tutti i carri alleati ad eccezione del Churchill. Se avesse dovuto colpire un T-34, una bella mazzata alle corazze l'avrebbe ricevuta anche lui.
Da non dimenticare che c'era disponibile anche la granata EPS (una vera carica cava) che, si dice, fosse in grado di perforare corazze di 120 mm con impatto normale.
Il semovente da 105/25 su scafo M42L (poi M43), in pratica uno scafo M42 allargato, era già stato consegnato in 31 esemplari al Regio Esercito prima dell'armistizio: lo schierò col 600° Gruppo Semoventi della DC "Ariete II", reparto che partecipò agli scontri avvenuti a Roma contro i tedeschi nei giorni dell'armistizio, combattendo sulla Via Laurentina nella zona tra l'EUR e la Cecchignola.
Dopo l'armistizio i tedeschi incamerarono i semoventi M43 rimasti più 24 pezzi prodotti nel '43 e 67 nel '44, totale prodotti 122, non 80.
I semoventi da 47/32 su scafo L40 non sono arrivati in prima linea prima dell'inizio del 1943 (primo impiego in Tunisia), i semoventi da 75/18 su scafo M40 vennero sbarcati a Tripoli nel Dicembre del 1941.
Tutti, e dico tutti, i veicoli corazzati della II guerra mondiale dovevano fermarsi per sparare, per il semplice motivo che nessuno aveva un sistema di stabilizzazione del tiro, dispositivo introdotto in grande scala sui carri occidentali solo a partire dagli anni '60.
Pena, sparare a casaccio senza nessuna pretesa non dico di precisione ma nemmeno di saturazione d'area, le uniche armi che si potevano usare in movimento, su terreni moderatamente accidentati, erano le mitragliatrici.
Che i tedeschi abbiano usato i semoventi italiani con tecniche da cacciacarri non lo metto in dubbio, alle condizioni in cui trovavano in Italia erano costretti ad usare in questo modo pure i Tigre, ma questo non ne faceva dei cacciacarri, solo dei carri pesanti usati come cacciacarri.
Che il semovente da 90/53 non fosse un cacciacarri non ci sono dubbi, visto che a parte il pilota il resto dell'equipaggio era quasi completamente esposto all'offesa nemica, visto che era in grado di trasportare solo 6 colpi di riserva, visto che per problemi meccanici alla trasmissione dovuti al sovraccarico non potevano superare i 25 Km/h, su strada pavimentata.
Che la Centauro sia invece un cacciacarri è sicuro, le specifiche emanate dall'Esercito Italiano alla fine degli anni '70 quello richiedevano e quello l'industria gli ha prodotto, una volta tanto con un certo successo.
Ciao
Stefano



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